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I Miti Indiani

di
Editore: Longanesi & C.
Informazioni: collana: Il Cammeo n° 216. - pp. 376, una cartina e nn. ill. in b/n, Milano
Stampato: 1996-01-01
Codice: 978883041008

La mitologia indiana, benché più ricca di quella greca ed egizia, è rimasta fino a oggi stranamente lontana dalla curiosità e dagli interessi degli italiani, fors'anche perché è apparsa come un mondo confusamente popolato da ben trentatré milioni di dei. In verità non risultano più di una sessantina i personaggi dalla fisionomia essenziale, e questo libro riesce a offrirci un'immagine nitida e ordinata delle loro originali figurazioni come si sono allineate nel tempo. "I miti indiani" (già apparso con il titolo "Gli dèi dell'India" e giunto alla terza edizione) è diviso in due sezioni: la prima è dedicata agli dei del Veda, che costituiscono un mondo a sé, dal carattere inconfondibile; la seconda comincia con la Trimurti, sintesi dei più importanti movimenti di culto induista dal Medioevo ai nostri giorni, con a capo gli dèi maggiori (Brahma, Vishnu, Shiva), cui seguono i dieci Avatara di Vishnu (ove risaltano la storia di Rama e al complessa biografia di Krishna), le Devi-Shakti (mogli degli dèi nella cornice del Tantrismo) e gli animali deificati. Ogni deità è presentata con una o più illustrazioni antiche o moderne. Insieme alla descrizione degli dèi, l'antologia dei testi dal sanscrito e il glossario informano sullo sviluppo dei concetti basilari delle religioni e delle mitologie indiane. Il volume costituisce anche una guida per chi, viaggiando in India, voglia appropriarsi meglio dell'intimo significato dell'arte indiana: seguendo le immagini dei personaggi di tale mitologia, il loro sviluppo e il loro intrecciarsi con la vita quotidiana, si può ricostruire non solo ciò che gli indù intendono per tradizione, ma anche la cronaca delle varie società sovrapposte nella penisola attraverso cinquemila anni di storia.

Angelo Morretta, nato a Odessa da padre siciliano e madre romena, ha svolto tra le due guerre mondiali un'intensa attività culturale in Romania pubblicando parecchi romanzi e saggi. Stabilitosi in Italia nel 1951, è autore dei seguenti lavori: La resa dei conti (1957), Lo spirito dell'India (1960), Gli dei dell'India (1966; dal 1982 in questa stessa collana col titolo Miti indiani), Il pensiero Vedanta (1968), La parola e il silenzio (1970), Il Daimon e il Superuomo (1972), Manava Dharmasastra (1972), Aurobindo e il futuro dell'uomo (1974). Noto sinora come indologo e studioso qualificato delle antiche culture dell'India vedica e vedantica, negli ultimi anni si è dedicato alla conoscenza del mondo precolombiano, pur sempre dalla stessa prospettiva di una «antropologia del sacro», come si rileva dal suo Il quinto millennio (1979).

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