Dibattito sulla Razza
Titolo originale: A Rap on Race
di Mead Margaret; Baldwin James
Editore: Rizzoli
Informazioni: nota degli autori, traduzione di Vincenzo Mantovani. - pp. 240, Milano
Stampato: 1973-09-01
Codice: 500000005411
Nel «dibattito sulla razza» che vede a confronto l'antropologa bianca Margaret Mead e lo scrittore negro James Baldwin, la problematica sociale, morale e politica americana viene messa a fuoco in modo inquietante e drammatico. Qual è e dove risiede l'origine delle contraddizioni della società opulenta che assieme alla ricchezza ha prodotto e portato all'esasperazione la violenza nei ghetti, la contestazione giovanile, il consumo della droga, l'inquinamento ambientale, la radicalizzazione della lotta politica?
Identificato il malessere della società americana come un fatto di insicurezza (o non piuttosto senso di colpa, come dice Baldwin?), la Mead ne indica le Cause in un logorio delle istituzioni, ormai vecchie di tre secoli, in un deteriorarsi di quello spirito di religiosità che animo i padri fondatori.
Per Baldwin invece, in bilico tra l'istanza evangelica di M.L. King e l'orgoglio intellettuale, occorre confrontarsi con il passato in vista di una lezione storica, dove per storia si intende azione immediata di intervento risanatore. Entrambi si trovano d'accordo nel considerare particolarmente traumatica la condizione del negro americano, in apparenza favorito dall'inserimento nella più ricca ed evoluta delle società, ma, in realtà, emarginato da una complessa trama di subdole ostruzioni dal godimento egalitario dei diritti e beni Civili.
Ma proprio perchè protagonista del dialogo è il dramma razziale e il suo riverbero sulla tormentata coscienza americana, il fatto che esso sia affrontato da due nomi di cosi grande rilievo finisce per dare a questa «registragione» il sapore di una eccezionale testimonianza, di un dibattito a fondo su problemi che ci coinvolgono tutti.
Margaret Mead è nata a Filadelfia nel 1901. I suoi studi sul comportamento degli adolescenti nelle isole Samoa, e sui rapporti tra evoluzione degli individui e formazione delle culture fanno di lei, da oltre un trentennio, una delle più autorevoli personalità dell'antropologia culturale. Numerose le sue pubblicazioni. Tra le più importanti tradotte in italiano: L'adolescente in una società primitiva, Crescita di una comunità primitiva e Generazioni in conflitto, edito da Rizzoli nel 1972.
James Baldwin cinquantenne (Harlem, New York City), narratore e saggista di fama mondiale. Di lui Rizzoli ha già pubblicato Mio padre doveva essere bellissimo (1964) Gridalo forte (1966) e Stamattina stasera troppo presto (1967).
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Argomenti: Antropologia, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Studio Pratica e Ricerca,