Realtà dell'Anima
di Jung Carl Gustav
Editore: Bollati Boringhieri Editore
Prezzo: € 25,00
Informazioni: prefazione dell'autore, traduzione di Paolo Santarcangeli. - pp. 268, Torino
Stampato: 1965-07-01
Codice: 500000003676
Questo libro, il cui stesso titolo ha qualcosa di provocante per la mentalità moderna, rappresenta la migliore introduzione possibile al pensiero di Jung. Infatti esso contiene alcuni dei suoi scritti più brillanti, la cui materia, organizzata in tre tipi differenti di saggi, offre al lettore la visione più ampia del pensiero del grande psicologo svizzero.
In un primo gruppo di saggi, utilissimi per chi desidera sapere che cos'è la ”psicologia analitica”, egli dà una chiara esposizione dei principi e scopi del suo metodo; in un secondo gruppo tratteggia alcune grandi personalità: sono memorabili le pagine sul suo grande maestro-avversario, Freud, e quelle sull'opera profetica di Joyce; un terzo tipo di scritti, disposto nel volume in modo da abbracciare il gruppo precedente, dà la piena misura del Jung moralista e indagatore psicologico dell'uomo del nostro secolo. È bensí vero che quest'uomo contemporaneo diffida delle questioni generali trattate da un punto di vista interiore - anzi spesso egli nega che questa esigenza esista, - ma non può peraltro sfuggire dal prendere posizione, anche intimamente, sui grandi problemi: della donna, della morte, della religione, della situazione dell'uomo singolo nella società e nello Stato moderno che sono troppo facilmente intolleranti, alienatori, detentori della scienza più avanzata ma anche delle armi più terribili.
La ricca personalità di Jung è qui presente tutta, con le sue incisive intuizioni nonché con le sue idiosincrasie, ed essa è tale davvero da colpire vivamente chiunque.
Carl Gustav Jung (1875-1961) iniziò la sua attività nel 1900 nel famoso ospedale «Burghölzli» di Zurigo, sotto la guida di Eugen Bleuler, uno dei grandi maestri della psichiatria dinamica. Durante questi «anni di apprendistato» mise a fuoco la sua nozione di realtà psichica (teoria dei complessi autonomi) ed elaborò alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali (test di associazione verbale). Nel 1907 entrò in contatto con Freud, con cui stabilì uno stretto rapporto umano e scientifico, assumendo una posizione di primo piano nel movimento psicoanalitico, ma nel 1912 la pubblicazione di Trasformazioni e simboli della libido segnò la rottura del loro sodalizio e il distacco di Jung dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di «malattia creativa», caratterizzato da un serrato corpo a corpo con l'inconscio e le sue immagini archetipiche, di cui dà testimonianza Il Libro rosso. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica (dottrina dell'inconscio collettivo e degli archetipi, tipologia psicologica, energetica psichica e processo di individuazione, principio di sincronicità) e un'eccezionale messe di indagini storico-religiose, soprattutto nei campi dell'alchimia, dell'astrologia e del pensiero orientale. Le Opere di Jung sono pubblicate da Bollati Boringhieri a cura di Luigi Aurigemma (24 voll., 1965-2007).
Il volume è disponibile in copia unica
Argomenti: Psicologia, Psicoanalisi, Pensiero,