Per una Sociologia dei Gruppi Teatrali

Dall'introduzione dell'autrice:
"Scrivere sul teatro può apparire, oggi come oggi, presuntuoso oppure inutile, così numerosi e complessi sono infatti i problemi che si coinvolgono in un discorso su tale attività umana da rischiare un'operazione sterile o ripetitiva. Ma il fenomeno teatrale ha una sua pluridimensionalità che può permettere di scegliere una angolazione precisa per l'indagine di un aspetto o di una problematica specifica che renda il discorso «possibile».
Per chi studia il momento sociale dei fenomeni artistici, la prospettiva antropologica si rifrange, per esempio, con ricchezza di sfumature sul fatto teatrale, permettendo l'esame di una serie di rapporti e di interrelazioni che emergono vistosamente nella sfera del teatro.
Dal semplice esame dei repertori che in un anno vengono esibiti in una data città, già si evidenziano elementi interessanti da un punto di vista sociologico: le scelte stesse dei testi, tradizionali o d'avanguardia, le scelte dell'espressione formale, dello spazio scenico, dello stile e della regia mettono in luce contraddizioni profonde tra diversi sistemi di riferimento estetici, cognitivi, valutativi, tra stereotipi comportamentali o atteggiamenti atipici, tra realtà immaginate o «trascritte».[...]"