Tarocchi di Dalí
1971
di Dalí Salvador
Editore: Lo Scarabeo - RBA - Fabbri
Informazioni: 78 carte, Milano
Stampato: 2000-01-01
Codice: 500000002527
Dagli inizi del Novecento a oggi, numerosi artisti si sono lasciati affascinare dalle arcane figure dei Tarocchi e le hanno reinterpretate, secondo il gusto personale: Tra questi, il più famoso e certamente Salvador Dalí (1904-1989). Nativo di Figueras, un paesino a nord di Barcellona, Dalí dimostra sin da giovanissimo il suo grande talento pittorico. Nel 1921, entra alla Scuola di belle arti di San Fernando, a Madrid, dove stringe amicizia con Federico Garcia Lorca e con Luis Buñuel. Tuttavia, due anni dopo, viene espulso dalla scuola per aver provocato una rivolta studentesca.
Nel 1928, Dalí si reca per la prima volta 3 Parigi, dove conosce Pablo Picasso. Tornato in Spagna, svolge il servizio militare e, nel 1929, insieme con Buñuel, realizza Un chien andalou, cortometraggio che segna l'ingresso ufficiale dei due artisti nel movimento surrealista. Quello stesso anno, conosce Gala, cioè Helena Devulina Diakanoff, moglie di Paul Éluard, punto di riferimento intellettuale dei surrealisti, e se neinnamora. Sarà proprio Gala la musa ispiratrice del pittore, sarà lei a “guarire", con il proprio amore, la follia giovanile di Dalí, a guidare per i successivi cinquant'anni le sue visioni oniriche, a "orientare" le scelte espressive (e commerciali) che condurranno il pittore catalano nell'Olimpo dell'arte di ogni tempo.
I "Tarocchi Universali", realizzati negli ultimi anni di vita del grande artista, nascono dalla collaborazione con Rachel Pollack, studiosa di esoterismo e appassionata di Tarocchi, che, nell'immensa marea dell'arte mondiale, ha individuato una serie di immagini coerenti con la simbologia tradizionale degli Arcani Maggiori e Minori e le ha sottoposte al maestro di Figueras per creare un'opera nuova, originale e omogenea.
Il termine "universale" si riferisce non solo all'uso di fondamentali simbologie esoteriche, ma anche, e soprattutto, al fatto di restituire alle opere d'arte un senso nuovo, che va oltre il momento contingente chele ha viste nascere, per proiettarle in una dimensione che supera le barriere dei continenti, attraversa le epoche storiche e trascende le divisioni culturali imposte da una visione ristretta del vivere e del pensare. (Giordano Berti)
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