Il Linguaggio del Gesto
di Cocchiara Giuseppe
Editore: Sellerio Editore
Informazioni: nota introduttiva di Silvana Miceli, in copertina: serigrafia di Jean-Michel Folon. - pp. 96, Palermo
Stampato: 1977-06-01
Codice: 500000005658
"Il linguaggio del gesto" di Giuseppe Cocchiara comparve in Italia nel 1932. «Scritto e pensato» in Inghilterra, come l'autore avverte nella prefazione, è stato a lungo considerato semplicemente un'efficace testimonianza della fase evoluzionistica del suo pensiero. » proprio oggi però che a questo testo si guarda con interesse diverso. Il fatto è che negli anni recenti si è sviluppato un filone di studi che facendo tesoro delle possibilità metodologiche offerte dallo strutturalismo linguistico e dalla semiotica guarda ai comportamenti non verbali in una prospettiva nuova, tendendo a valorizzarne soprattutto la capacità di organizzarsi appunto come linguaggi, come sistemi di segni dei quali occorre indagare l'organizzazione strutturale e le modalità di funzionamento e d'uso. Da questo punto di vista il libro di Cocchiara può essere considerato un classico dove si ritrovano già impostati alcuni fondamentali problemi con i quali le recenti scienze della cinesica e della semiotica della gestualità devono fare i conti. [...] "Il linguaggio del gesto" si articola concettualmente in tre parti: una prima in cui si tratta della definizione e classificazione dei gesti (capp. I e II); una seconda in cui, proposta una interpretazione della funzione originaria della gesticolazione, si analizzano tipi diversi di gesti verificando per essi la validità della interpretazione di fondo sostenuta (capp. III, IV, V); una terza in cui si pone il problema pi˘ specifico della gestualità in relazione alla parola (capp. Vi e VII).
Giuseppe Cocchiara (Mistretta, 1904 - Palermo, 1965) è stato docente di Storia delle Tradizioni popolari nell'Università di Palermo, e direttore del «Museo Etnografico Siciliano G. Pitrè» dal 1934 al 1965. A Cocchiara si debbono opere decisive per la «fondazione» delle discipline demologiche: Storia degli studi delle tradizioni popolari in Italia (1947), Storia del Folklore in Europa (1952), tradotto in russo (1960), in ungherese (1962) e in inglese (1981), Popolo e letteratura in Italia (1959). A parte l'opera, tradotta anche in ungherese (1965) - L'eterno selvaggio -, altri interessi di Cocchiara relativi a ricorrenze tematiche e simboliche nella letteratura e nel folklore sono documentate in Genesi di leggende (1940), Il Paese di Cuccagna (1956) e Il mondo alla rovescia (1963). Di Cocchiara questa casa editrice ha pubblicato: Il linguaggio del gesto (1977), Preistoria e folklore (1978), Storia del folklore in Italia (1981), Le immagini devote del popolo siciliano (1982) e L'eterno selvaggio (2000).
Nota introduttiva di Silvana Miceli
Note
Il linguaggio del gesto
Prefazione
Abbreviazioni
Capitolo primo
Introduzione
- Definizione del gesto - Il gesto come fenomeno anatomico - Movimento e gesto - Metodo di studio
Capitolo secondo
Psicologia del gesto
- Il gesto e i suoi tipi - Meccanismo del gesto - Valore dello stile orale - I gesti formano un linguaggio universale? - Identità e sopravalutazioni
Capitolo terzo
Il gesto al principio
- Magia e religione - Rappresentazioni mimiche - La danza è un linguaggio del gesto? - Interdizioni del parlare - Loro significato
Capitolo quarto
I gesti di aggregazione
- Il gesto e la preghiera - Loro significato - I gesti del saluto - Dal bacio alle mani unite - Schiaffi e percosse nelle usanze matrimoniali
Capitolo quinto
I gesti di neutralizzazione
- La mano di Fatma - Caratteristiche dei gesti fallici - L'alzarsi le vesti e il mostrare le nudità del corpo - La «mano in fica» - Le corna
Capitolo sesto
La funzione della mano nel gesto
- I concetti manuali - Il predominio della mano dritta - Numerazione - Il gesto indispensabile per la comprensione delle frasi - La mano è elemento accessorio alle espressioni delle idee?
Capitolo settimo
Le due lingue
- Il gesto ha preceduto la parola? - Parola e pensiero - Linguistica ed etnografia - Scrittura - Conclusione: il gesto è l'uomo che intuisce
Appendice
Di una nuova interpretazione data al linguaggio del gesto
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