Mito e Concetto
di Cassirer Ernst
Editore: La Nuova Italia
Informazioni: unica edizione, traduzione, introduzione e cura di Riccardo Lazzari. - pp. 142, Scandicci (Firenze)
Stampato: 1992-09-01
Codice: 978882211127
I due studi raccolti in questo volume (La forma del concetto del pensiero mitico e Il concetto (La forma simbolica nella costruzione delle scienze dello spirito) furono composti da Cassirer tra il 1921 e il 1922, all'inizio della sua collaborazione con la «Biblioteca Warburg» di Amburgo e del suo incontro intellettuale con gli studiosi raccolti intorno ad essa (fra cui Saxl e Panofsky).
Nella prospettiva di un ampliamento e di una ridefinizione dei quadri tradizionali del sapere, quali erano sollecitati sia da un ripensamento dell'eredità del neokantismo tedesco che dalle nuove suggestioni culturali legate alle indagini promosse dalla Biblioteca fondata da Aby Warburg, Cassirer avvia, nel primo di questi studi, una riflessione sul mito, volta a ricercare la specifica «forma del concetto» che e alla base dei sistemi di classificazione totemici, delle credenze astrologiche, così come delle concezioni magiche. Nel secondo studio viene poi delineato, per la prima volta, il concetto di una «filosofia delle forme simboliche», che troverà svolgimento nell'opera maggiore di Cassirer.
Nel concetto di simbolo Cassirer ritrova il principio di unificazione e di articolazione delle varie forme dell'attività spirituale costituite dal linguaggio, dal mito, dall'arte e dalla scienza.
Ernst Cassirer (Breslavia l874 - New York 1945), massimo esponente del neokankismo tedesco della «Scuola di Marburgo», fu dal 1919 al 1933 professore all'Università di Amburgo. Dopo l'avvento del regime nazista, emigrò dalla Germania dapprima in Inghilterra e in Svezia, poi negli Stati Uniti.
La sua filosofia spazia dai campi dell'epistemologia - come testimonia la trilogia Sostanza e funzione, Sulla teoria della relatività di Einstein (Firenze, 1973) e Determinismo e indeterminismo nella fisica moderna (Firenze, 1970) - a quelli del linguaggio e del mito, perseguendo il disegno di una complessiva morfologia dello spirito (Filosofia delle forme simboliche, Firenze, 1961-66; Sulla logica delle scienze della cultura, Firenze, 1979). È altresì famoso come storico della filosofia, sia per la celebre opera sul problema della conoscenza nella filosofia e nella scienza dell'epoca moderna (Storia della filosofia moderna, Torino, 1952-1958) che per i lavori su Kant (Vita e dottrina di Kant, Firenze, 1977), sull'Illuminismo (La filosofia dell'Illuminismo, Firenze, 1985) e sul Rinascimento (Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento, Firenze, 1974).
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Argomenti: Filosofia,