Lupo Giallo
Titolo originale: «Yellow Wolf: His Own Story»
di McWhorter L. Virgil
Editore: Rusconi
Prezzo: € 21,00
Informazioni: unica edizione, introduzione dell'autore, traduzione dall'inglese di Piero Pieroni. - pp. 312, Milano
Stampato: 1995-05-01
Codice: 978881889019
I Nasi Forati (Nez Perce), che chiamavano se stessi Numípu, o Nimípu, erano stanziati nel centro dell'odierno territorio del Montana e nelle Rocky Mountains, lungo i confini con l'Oregon.
Appartenenti al gruppo linguistico Sahaptian (Shahaptin), i Nasi Forati divennero famosi attraverso il loro capo Hin-mut-too-yah-lat-kekht, conosciuto tra i Bianchi come Capo Giuseppe (Joseph Chief), o Giuseppe il Giovane, che guidò il suo popolo nello spettacolare esodo verso il Canada, che l'esercito statunitense tentò di arrestare nel 1877. In undici settimane di lotta condusse il suo gruppo per quasi quattromila chilometri, superando quattro eserciti e paralizzò, ricorrendo a una strategia di guerriglia veramente geniale, uno squadrone dopo l'altro.
La mattina del 5 ottobre 1877 fu raggiunto dagli uomini del generale Oliver O. Howard e alle due e venti del pomeriggio Capo Giuseppe si arrese formalmente, a condizione di poter far ritorno con i suoi nella valle delle acque serpeggianti (Wallowa Valley, Oregon). Ma le autorità governative lo confinarono nella Riserva Indiana di Colville (nello Stato di Washington), dove il 21 settembre 1904 morì. Il dottor Latham, il medico dell'Agenzia disse: «Giuseppe morì di mal di cuore».
Lupo Giallo (Yellow Wolf), noto anche come Hemene Moxmox, nipote di Capo Giuseppe, guerriero ed esploratore, ebbe un ruolo importante durante la lunga marcia dei Nasi Forati. Dopo aver trascorso un periodo compreso tra l'ottobre 1877 e il giugno 1878 in Canada, nel campo di Toro Seduto (Sitting Bull), Lupo Giallo e un certo numero di altri profughi Nasi Forati vennero erroneamente informati, o erroneamente lo credettero, che avrebbero potuto tornare con tranquillità ai loro accampamenti ancestrali.
I Nasi Forati sulla via del ritorno si accostarono in spirito di amicizia ai vari gruppi di Bianchi che incontrarono, ma furono ovunque accolti con umiliazioni e minacce. Fu mentre cavalcava in scenari appartenenti a tempi diversi e più felici che Lupo Giallo decise di tornare all'Agenzia dei Nasi Forati e di arrendersi. Nell'inverno 1916-1917, Lupo Giallo guidò una Commissione tribale nella presentazione di una petizione che chiedeva la protezione legislativa dello Stato contro le incursioni rovinose dei contrabbandieri.
Lupo Giallo morì il 21 agosto 1935, a sessanta-nove anni, e venne sepolto a Nespelem (Riserva di Colville), vicino a Capo Giuseppe, suo capo e guida.
La maggioranza degli avvenimenti narrati in questo libro appartiene alla Storia, ma non era mai stata presentata dal punto di vista degli Indiani d'America.
Lucullus Virgil McWhorter, conobbe Lupo Giallo, guerriero ed esploratore dei Nasi Forati e nipote di Capo Giuseppe, nel 1908. Una lunga amicizia che si rivelò determinante nella stesura di questo libro.
McWhorter ha dedicato gran parte della sua vita allo studio della Storia e delle tradizioni degli Indiani d'America. Nato nel 1860 lungo il corso del fiume Monongahelz, nell'attuale Virginia Occidentale, si trasferì, nel 1897, nello storico Fort Jefferson, nell'Ohio.
McWhorter, dopo il 1903, riuscì a realizzare il suo sogno: stabilirsi nell'Ovest, nei pressi della Riserva Indiana degli Yachima, che si trova nella parte centrale dello Stato di Washington. Adottato dagli Indiani, McWhorter scrisse diversi libri tra i quali ricordiamo: Border Settlers of North Western Virginia; The Crime against the Yakimas; The Discards; The Tragedy of the Wahkshum.
Libro usato disponibile in copia unica
Argomenti: Indiani d'America, Biografie, Storia, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Pensiero,
Segnaposto: L-Virgil-McWhorter, Indiani-d-America, racconti-biografici,