Pechino e Mosca
di Mehnert Klaus
Editore: Vallecchi Editore
Prezzo: € 29,00
Informazioni: prefazione dell'autore, traduzione di Marta Bignami, Camilla Faralli, Maria Teresa Franci. - pp. 568, Firenze
Stampato: 1964-11-01
Codice: 500000006855
Esce finalmente anche in Italia questo libro che ha registrato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni, in Germania e nel mondo anglo-sassone.
L'importanza del tema è, come sappiamo, enorme; sia perché i due protagonisti rappresentano da soli un terzo dell'intero genere umano, sia perché l'evoluzione della situazione politica mondiale dipende in misura determinante dalle relazioni fra le due capitali del comunismo.
Esiste, in argomento, com'è ovvio, un'ampia pubblicistica; ma l'opera del Mehnert fa spicco prima di tutto per il suo carattere di indagine sistematica, che prende le mosse da lontano - storia, e non cronaca - donde la sua portata che va ben oltre i limiti inevitabili in una interpretazione contingente, per risalire alle origini della situazione in corso.
La ricostruzione delle vicende della Cina moderna, dal «contatto» con l'Occidente alla trasformazione comunista, costituisce una delle pagine più significative per la conoscenza di quel popolo.
Il libro si presenta quindi come un'opera scientifica ma scritta da un uomo che dispone di un'esperienza, diretta e non libresca, davvero eccezionale e che, nel suo paese, è popolarissimo come commentatore politico alla televisione. Non è, il Mehnert, uno storico accademico, anche se ha occupato diverse cattedre universitarie, ma dello storico possiede la preparazione, il distacco e la prospettiva. Pechino e Mosca è un libro fondamentale per tutti coloro che vogliono avere idee chiare su un problema dal quale dipende, in buona parte, il nostro destino di uomini viventi su questo pianeta diventato troppo piccolo.
Klaus Mehnert, nato a Mosca nel 1906, da padre tedesco morto in guerra nel 1917 sul fronte delle Fiandre. Studiò a Tübingen e a Berlino, nonché all'università di Berkeley, in California. Per un certo periodo lavorò in una miniera della Rühr come minatore. Si dedicò poi al giornalismo, viaggiando per il mondo, specialmente con lunghi soggiorni in Unione Sovietica, Estremo Oriente, Stati Uniti. È stato professore di storia moderna e di scienze politiche alle università di Honolulu e di Shanghai. Tra le sue molteplici esperienze, anche un periodo di internamento in Cina. Dal 1950 è commentatore alla radio della Germania occidentale; e dal 1963 svolge lo stesso servizio per la televisione. Dal 1961 insegna scienze politiche al Politecnico di Aquisgrana. È considerato uno dei massimi esperti sul mondo comunista e uno dei giornalisti più accreditati sul piano internazionale. Le sue opere principali sono: Asien, Moskau und wir, 1956; e Der Sowjetmensch, 1958; quest'ultimo libro, nonostante i chiari rilievi critici, venne tradotto in URSS e fatto circolare in pochi esemplari a scopo informativo per i sociologhi russi, che spesso vi fanno riferimento.
Libro usato disponibile in copia unica
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