I Vagabondi Efficaci
«Ciò che noi vogliamo per questi "ragazzi" è che imparino a vivere, non a morire»
di Deligny Fernand
Editore: Editoriale Jaca Book
Informazioni: avvertenza dell'autore, traduzione di L.N.T. e Giuliano Mangano, titolo originale: Les vagabonds efficaces. - pp. 228, Milano
Stampato: 1973-01-01
Codice: 500000006844
Il libro presenta, nelle sue cinque parti, il racconto dell'esperienza di lavoro educativo che Fernand Deligny ha vissuto dal 1943 al 1955.
Rompendo gli schemi di una pedagogia istituzionale, Deligny raccoglie attorno a sé vagabondi, giovani delinquenti, caratteriali: persone solitamente definite irrecuperabili dalla stessa società che li ha plasmati. Per queste persone egli non fa appello agli studiosi o agli specialisti, bensì a coloro che sono disposti a vivere o che già vivono con questi ragazzi, ad iniziare con loro una «compagnia» che non sia preoccupata di altro se non di dare una «voce», di aiutare a recuperate una capacità espressiva a chi ne è completamente sprovvisto. Educatori diventano perciò i «vicini», le persone o i gruppi che decidono di sporcarsi le mani in questo lavoro. L'esperienza della «Grande Cordata» - ad esempio -, è esperienza di lavoro svolto con i ragazzi, aiutandoli a scoprire «l'attività concreta, le condizioni affettive, il modo di vita che «permetteranno loro di venirne fuori». Forse per questa ragione il libro non si rivolge innanzitutto solo agli «esperti» della educazione; esso si rivolge a tutti coloro per cui parlare di educazione, non è parlare di un'istituzione - benché rinnovata o rinnovabile -, ma è parlare di una esperienza di socializzazione, di trasmissione di una esperienza di vita, di un giudizio che possa diventare una nuova pratica politica.
«Ciò che noi vogliamo è che questi "ragazzi" imparino a vivere, non a morire», come Deligny stesso dice.
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