La Corsica - Storia di un Genocidio
di Acquaviva Sabino
Editore: Franco Angeli Editore
Informazioni: introduzione dell'autore, collana: La Società collana diretta da Domenica De Masi. - pp. 176, ill. in b/n, Milano
Stampato: 1982-01-01
Codice: 500000006421
Dall'Alto Adige alla Bretagna, dalla Sardegna al Paese Basco, dalle minoranze provenzali del Piemonte meridionale ai gruppi celti del Regno Unito, dalle comunità slovene del Friuli Venezia Giulia a quelle albanesi dell'Italia meridionale: nel cuore stesso di un'Europa che si vuole "comunitaria" la presenza di "popoli minori" è un dato che avvenimenti anche recenti si sono premurati di far riscoprire. Il silenzio che circonda il deperire di antiche culture è stato infatti rotto dalla ridestata coscienza di sé di cui alcune minoranze, nel nostro paese e altrove, hanno dato prova. Assimilazione o difesa di un'identità etnica distinta: questo il dilemma che devono affrontare popoli cui la storia ha negato nel passato la formazione di stati nazionali. Preservate sino ad oggi dalla protezione di antichi isolamenti, il procedere dell'integrazione economica e l'apertura alle comunicazioni di massa sembra condannare tali comunità ad una spersonalizzazione che significa decadenza e fine delle loro culture, dei loro dialetti, delle loro lingue. L'Europa è un cimitero di civiltà, ma anche un coacervo di culture e di etnie: alcune in agonia, altre ancora capaci di vitalità e resistenza. Quali le ragioni di questi diversi destini? Perchè alcuni popoli riescono a preservare la propria identità mentre altri soggiacciono ad un'assimilazione resa oggi più completa e uniforme dalla soverchiante influenza dei mass media? Queste alcune delle domande a cui il volume propone delle risposte a partire da un caso - quello dell'identità nazionale del popolo corso - ricostruito nella molteplicità delle sue componenti (culturali e demografiche, economiche e linguistiche). Le vicende storiche di tale civiltà (frutto del sovrapporsi di chiusure autoctone e di influenze esterne successivamente toscane, genovesi e francesi) consente di affermare la specificità, nè italiana nè francese, della "nazione" corsa e al contempo di cogliere la peculiarità dei meccanismi d'integrazione messi in atto dalle culture dominanti così come le ambiguità delle risposte ad esse offerte dalla coscienza collettiva del popolo corso. Rivolto a quanti si occupano dei problemi delle minoranze etniche, delle comunicazioni di massa, ai sociologi e ai linguisti, il volume si propone come una testimonianza, carica di passione e anche di polemica, su di un popolo che non rinuncia alla sua esistenza e insieme come un contributo alla costruzione di un'Europa unita nel rispetto delle sue culture.
Sabino Acquaviva (Padova, 29 aprile 1927 - Padova, 29 dicembre 2015 è stato un sociologo italiano, specializzato in sociologia della religione, ma che ha pubblicato anche di sociologia della scienza, di mass media e socio-biologia. Studioso di sociologia della religione. Acquaviva raggiunge la fama internazionale per un libro del 1961, L'eclissi del sacro nella società industriale, in cui teorizza la scomparsa della dimensione del sacro (il trascendente, il soprannaturale) dalla vita quotidiana dell'uomo contemporaneo, notando la "secolarizzazione del mondo" e la "secolarizzazione della religione".
Introduzione
I La storia di un genocidio
1. Premessa
2. Le dimensioni storiche del problema della liberazione e dell'identità popolare e nazionale della Corsica: le fasi della sua storia
2.1 Prima e seconda fase
1. L'integrazione politica, sociale ed economica nell'area geografica e culturale italiana
2. Il periodo linguistico e culturale corso-toscano quale premessa storica dell'identità nazionale corsa
2.2 Terza fase
La rottura politica con l'Italia e la costruzione dell'ostilità a Genova; credenza ostile e credenza di soddisfazione come strumenti di assimilazione alla Francia
II La fine di una lingua e di una cultura
1. Dalla comunità linguistica corso-toscana alla lingua nazionale corsa
1.1 Considerazioni storico-sociali e culturali in difesa della esistenza della lingua nazionale corsa
1.2 Le modalità della decadenza e fine della lingua italiana in Corsica come argomento a favore del corso come lingua nazionale e popolare
2. La crisi del corso e i progressi verso una rapida francesizzazione linguistica e culturale dell'isola. Uno schema di sintesi del processo di assimilazione
Conclusione: Una lotta di liberazione nazionale? Il diritto e le premesse della sopravvivenza del popolo e della nazione corsa: la lotta del popolo corso come lotta popolare di liberazione
Appendice I. Appunti per una documentazione demografica ed economica del collasso della nazione corsa
Il collasso demografico come espulsione di un popolo dalla sua terra, il collasso economico come rapina coloniale dei suoi strumenti di produzione e sopravvivenza
Appendice II. di Italo De Sandre
Modello di cultura e cambiamento storico-sociale in Corsica
Dialettica storica interna e marginalità collettiva
Polemologia e cultura
Ricerca di un decollo
Fine della Corsica?
Nota bibliografica
Bibliografia
Il volume non è disponibile
Argomenti: Italia, Geografia, Geopolitica, Storia dei Popoli, Storia,
Segnaposto: Corsica, Acquaviva-Sabino, genocidio, morale-dei-popoli,