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La Nobiltà della Sconfitta

Titolo originale: The Nobility of Failure

di
Editore: Ugo Guanda Editore
Informazioni: ringraziamenti e introduzione dell'autore, traduzione di Francesca Wagner, collana: Biblioteca della Fenice. - pp. 344, Parma
Stampato: 2003-02-01
Codice: 978887746189

La drammatica vita di 9 personaggi storici giapponesi e la parabola tragica dei piloti kamikaze della II Guerra Mondiale: circostanze diverse, scelte diverse, ma in comune la sconfitta e l'annientamento. Il geniale condottiero Yamato Takeru, che nel IV secolo d.C. morì in solitudine a meno di trent'anni tentando di consegnare un messaggio all'Imperatore; il valoroso guerriero Yorozu, che scelse la parte perdente nella guerra tra Soga e Mononobe nel 587 e si suicidò piuttosto che subire l'ignominia della cattura; il principe Arima no Miko, che fu vittima delle subdole manovre di suo cugino e sulla base di dubbie prove fu giustiziato per tradimento nel 658 a soli 18 anni; il raffinato poeta e studioso Sugawara no Michizane, che morì in esilio nel 903; Minamoto no Yoshitsune, che fu artefice di una serie di brillanti vittorie militari ma nel 1189 fu costretto dal fratello a fare harakiri; Kusunoki Masashige, paladino dell'Imperatore Godaigo, suicida nel 1336 per la vergogna di una sconfitta; Amakusa Shiro, conosciuto come "il Messia giapponese", giovane martire cristiano e tra i leader di una insurrezione contro i Tokugawa che fu soffocata nel sangue nel 1638; l'ispettore di polizia Oshio Heihachiro, che nel 1837 si suicidò dopo il fallimento di una rivolta della popolazione affamata da lui guidata per ottenere migliori condizioni di vita; Saigo Takamori, statista, poeta e samurai dissidente schiacciato assieme a tutti i suoi seguaci dal potere del regime Meiji...
Sono tutti espressione della cosiddetta hoganbiiki, la "simpatia per il perdente", un sentimento profondamente radicato nella cultura giapponese, contrariamente a quella occidentale che incensa esclusivamente i vincitori. Una cavalcata affascinante e documentatissima che Morris, probabilmente il massimo esperto europeo di Storia orientale, domina con padronanza, senso della misura e gusto squisito. Scritto nel 1975 ed edito in Italia nel 1983, La nobiltà della sconfitta era rapidamente divenuto introvabile: onore quindi a questa ristampa che lo rende nuovamente disponibile.

Ivan Ira Esme Morris (29 novembre 1925 - 19 luglio 1976) fu un autore e insegnante britannico nel campo degli studi giapponesi. Ha studiato a Gordonstoun, prima di diplomarsi alla Phillips Academy. Ha iniziato i suoi studi di lingua e cultura giapponese alla Harvard University , dove ha conseguito una laurea. Ha conseguito un dottorato presso la School of Oriental and African Studies di Londra. Scrisse ampiamente sul Giappone antico e moderno e tradusse numerose opere letterarie classiche e moderne. Ivan Morris è stato uno dei primi interpreti inviati a Hiroshima dopo l'esplosione della bomba. Era un amico di Yukio Mishima; scrisse La nobiltà del fallimento in parte per porre le circostanze della morte di Mishima nel contesto storico. Il libro è dedicato alla memoria di Mishima.

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Ringraziamenti
Introduzione

  • "O pino solitario, o fratello mio" (Yamato Takeru)
  • Lo scudo dell'imperatore (Yorozu)
  • Il principe malinconico (Arima no Miko)
  • La divinità della sconfitta (Sugawara no Michizane)
  • La vittoria nella sconfitta (Minamoto no Yoshitsune)
  • Sette vite per la patria (Kusumoki Masashige)
  • Il messia giapponese (Amakusa Shirō)
  • Salvare il popolo! (Ōshio Heibachirō)
  • L'apoteosi di Saigō il Grande (Saigō Takamori)
  • ...Se solo potessimo cadere...( I Kamikaze)

Indice dei nomi

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Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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