Hemingway e la Pioggia di Uccelli Morti
Titolo originale: Hemingway Ve-Geshem Ha-Tziporim Ha-Metot
di Zaidman Boris
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: € 16,00
Informazioni: traduzione di Elena Loewenthal. - pp. 200, Milano
Stampato: 2008-04-01
Codice: 978884281506
In quel posto di confine papà e mamma si erano trasformati in nani spaventati. A dire la verità Tolik aveva già da tempo smesso di considerarli due giganti, ma in quel momento, lì in ginocchio, smarriti fra gli stracci che un tempo erano stati i loro vestiti, stavano esagerando. Dopo quella scena, per qualche anno aveva aspettato, invano, che riacquistassero la loro onnipotenza. A un certo punto però aveva lasciato perdere.
Genitori onnipotenti ed emigranti... no, incompatibile.
Tal Shani. Una vita brillante a Tel Aviv, un romanzo all'attivo, un carattere spocchioso. Tolik Schneidermann. Un bambino che, in un appartamento vuoto di una cittadina dell'ex Unione Sovietica, aspetta terrorizzato che i tedeschi vengano a prenderlo come hanno fatto con il nonno. Tolka. Che vive le estati più belle della sua infanzia nell'aia-isola deserta di zia Rosa e che non vede l'ora di incontrare zio Njuma, finalmente di ritorno dalla Siberia, dove il freddo fa piovere uccelli morti. Tolinka. Un ragazzino appena, ma che alla frontiera tra l'Ucraina e l'«Occidente», nel viaggio che porterà la sua famiglia in Israele, assiste con orrore alla trasformazione dei suoi genitori da esseri onnipotenti a piccoli nani spaventati. Tal, Tolik, Tolka, Tolinka, tanti personaggi e tanti mondi che sono parte di una sola persona, un adulto cinico e disincantato che riscopre la propria infanzia, l'infanzia sovietica di un bambino ebreo. Un adulto che racconta la ricerca di un'unità personale in quell'identità composita - formatasi su lingue, sapori, vestiti, climi diversi - propria di chi appartiene a più culture. E lo fa con una voce mordace e tenera al tempo stesso, capace di tradurre sulla pagina i pensieri giganti dei bambini, la loro paura del cambiamento, le grandi attese, gli impegni solenni, la felicità incontenibile e quello sguardo critico sul mondo, in grado di smontare con una battuta la più ferrea logica adulta.
Boris Zaidman nato nel 1963 in Moldavia, a quel tempo ancora parte dell'ex Unione Sovietica, è emigrato con la sua famiglia in Israele quando aveva dodici anni.
Grafico, art director e copywriter, lavora in pubblicità e insegna comunicazione visuale in diverse accademie di design. Hemingway e la pioggia di uccelli morti è il suo primo romanzo.
Il volume è disponibile in copia unica
Argomenti: Letteratura, Romanzo, Civiltà Nordiche,