La Spada nella Roccia ed i Luoghi della Beatitudine - Il "Caso" di S. Galgano da Montesiepi
di Coco Nicola
Editore: Editrice Atanòr
Prezzo: € 14,00
Informazioni: nota dell'editore, prefazione dell'autore. - pp. 168, illustrazioni in bianco e nero, Bologna
Stampato: 1986-05-01
Codice: 500000006067
Quale tensione interiore spinse un oscuro cavaliere di ventura ad infiggere il suo spadone medioevale sulla cima di un colle, anch'esso, ufficialmente, piuttosto anonimo? Quale piccola o grande «guerra santa» dovette egli combattere fino a giungere al compimento di un gesto che sembra destinato a superare le barriere del Tempo e dello Spazio e ad assumere un'«aura» di immortalità difficilmente eguagliabile?
E perché, malgrado la fin troppo rapida elevazione agli altari, allora come oggi la figura di Galgano Guidotti resta avvolta da un alone di mistero e di sospetti, addirittura di eresia? E infine, che cosa si intendeva rappresentare, in termini di «messaggio», mediante l'evocazione di simboli ed «acta» che richiamano molto da vicino l'epos arturiano ed il folto mondo «poetico» della Tavola Rotonda?
A questi ed ai tanti altri interrogativi che emergono da un'osservazione attenta di Montesiepi, dei luoghi fungenti da «teatro» al misticismo medioevale toscano, della vita e della «leggenda» stesse del Beato Galgano chiusdinese, è difficile se non impossibile azzardare delle risposte convincenti. E non soltanto per la grave mancanza di fonti storiche o di dati biografici, quanto per l'assenza di modelli interpretativi metodologicamente corretti ed adeguati ad affrontare la complessità di fatti, evoluzioni e «fenomeni» irrestringibili nei consueti parametri del sapere comune. A livello di percezione immediata, e quindi più in via istintuale che sulla scorta di razionalizzazioni, si riceve tuttavia l'inquietante sensazione del trovarsi dinnanzi a qualcosa di diverso, rispetto ad una delle solite «vite di santi» trasmesse dalle agiografie (ed oleografie) ricorrenti nella storia della Chiesa.
Parrebbe anzi di ravvisare, nella vicenda di S. Galgano, i segni ed i caratteri tipici della letteratura «gialla», seppur integrata e condizionata da una pregnante sostanzialità esoterica.
E forse, oggi può anche ammettersi, non poteva essere altrimenti, se si consideri il valore di «crocevia», rituale come misterico, politico come religioso, che il lungo «segmento» temporale dei «secoli bui» dovette acquisire e «gestire» nei confronti dei grandi movimenti di pensiero o di culto fioriti (o rifioriti) nell'Occidente cristianizzato dopo la mancata Apocalisse dell'Anno Mille.
Riguardata sotto tali profili, la personalità e la «gestualità» dell'Eremita di Montesiepi cessano di vestire gli stretti panni dell'ascetismo individualistico per ricollocarsi nella dimensione di «punta emergente» di latitudini cultuali ed esoteriche assai più diffuse e coinvolgenti l'«humus» dell'epoca. E proprio in questo «significante» metafisico risiede, con ogni probabilità, la sua più elevata «funzione didattica».
Libro usato disponibile in copia unica
Argomenti: Racconti, Leggende, Tradizioni, Medioevo,