Victorio un Grande Capo Apache
Titolo originale: In the Day of Victorio
di Ball Eve
Editore: Rusconi
Prezzo: € 26,00
Informazioni: prima edizione, premessa di Padre Albert Braun (O.F.M.), prefazione dell'autore, traduzione dall'inglese di Piero D'Oro, in sovraccoperta: Foto di Victorio, sfondo di Karl Bodmer (acquarello su carta), Fort McKenzie at the Mouth of the Marias River. - pp. 256, nn. fotografie e illustrazioni in bianco e nero fuori testo, Milano
Stampato: 1989-01-01
Codice: 978881889008
Testimoni di una drammatica epopea, le cime dei Tres Castillos, al confine tra il Messico e il Texas, sono ancora oggi un riferimento storico di fondamentale importanza. Sotto i Tre Castillos, il 15 ottobre 1880, un gruppo di Apache difese con le armi in pugno, per l'ultima volta, ciò che avevano di più caro: la loro terra d'origine.
Il libro di Eve Ball, Victorio, un grande capo apache, rievoca le fasi di quell'episodio: la fuga dalla riserva di San Carlos, le peregrinazioni nel deserto, le imboscate, i bivacchi, il massacro. A ricordare la vicenda è un ragazzino apache, James Kaywaykla, che a quell'epoca aveva dieci anni. Kaywaykla visse a lungo, mantenne sveglia la mente, ricordò sempre quel che aveva visto. Dalla sua collaborazione con Eve Ball è nato questo libro nel quale spicca la figura di Victorio, il capo che guidò gli Indiani ribelli verso Ojo Caliente, dove gli Apache Warm Springs vivevano in libertà.
Due eserciti, quello americano e quello messicano, mossero guerra a Victorio. Dopo i sanguinosi attacchi e i colpi di mano, sembrò che la via per Ojo Caliente fosse aperta. Ma il sogno degli Apache si frantumò quando vennero a mancare le munizioni. Victorio sparò l'ultimo proiettile, quindi morì.
Tuttavia non fu una sconfitta inutile. Da quel giorno nacque la leggenda di un capo apache che aveva saputo tenere viva la speranza in un sogno, un miraggio, un traguardo irraggiungibile. Il personaggio storico di Victorio si trasformò in un simbolo. Le emozionanti memorie di Kaywaykla si uniscono al lavoro di ricerca scientifica svolto da Eve Ball. Il pellerossa e la statunitense collaborano in armonia per tracciare l'indimenticabile ritratto di un uomo che preferì la morte alla umiliante legge imposta dai Bianchi: quella delle «reservations».
Eve Ball ha vissuto a lungo nel Nuovo Messico, sull'altopiano del fiume Ruidoso, a poca distanza dalla riserva dei Mescalero. Fin dall'infanzia si è interessata alla vita e alla cultura dei Pellerossa, diventando in seguito una delle più quotate ricercatrici sul mondo degli Apache.
James Kaywaykla, pronipote del capo apache Nana, è vissuto fino al 1963. Fu sul sentiero di guerra al fianco dei capi anziani. Nel 1886 si trasferì in Florida con la sua gente. In seguito fu membro del comitato che scelse la riserva dei Mescalero come territorio per gli Apache Chiricahua e Warm Springs. Negli ultimi anni soggiornò spesso in casa di Eve Ball per svolgere con maggiore continuità il filo delle sue narrazioni.
Il volume è disponibile in copia unica