Il Re degli Alberi
Titolo originale: Shuwang
di Acheng Zhong
Editore: Edizioni Theoria
Prezzo: € 22,00
Informazioni: terza edizione, a cura di Maria Rita Masci, nota all'edizione italiana dell'autore, in sovracoperta: Tronco caduto di Piero Gilardi (1985). - pp. 88, Roma
Stampato: 1990-11-30
Codice: 978882410191
I giovani istruiti e la distruzione di un'immensa foresta nel cuore della Cina, un boscaiolo dalla forza prodigiosa, il fervore rivoluzionario di Li Li, le apparizioni del piccolo Sei artigli: la storia dello scontro tra il vecchio e il nuovo mondo, narrata con il distacco e l'umorismo pacato di un vecchio maestro del Tao. Un libro di culto per migliaia di giovani.
«Negli ultimi quarant'anni in Cina sono accadute cose che gli stessi cinesi considerano fantastiche. Per questo, quando il Partito chiede ai cosiddetti scrittori di perseverare nel “realismo socialista” - dato che secondo me la realtà del socialismo cinese è l'assurdo -, basterebbe descrivere realisticamente l'assurdo per ottenere la realtà». La «storia assurda» che Acheng racconta ne Il re degli alberi è ambientata nella Cina della Rivoluzione culturale: un gruppo di studenti viene inviato nelle campagne per farsi «educare» dai contadini poveri e, soprattutto, per realizzare il grande piano di disboscamento delle foreste, abbattendo gli alberi inutili e sostituendoli con quelli utili. Di fronte allo spettacolo del grandioso massacro che stanno per compiere, il giovane Li Li, l'impeccabile dottrinario con il Libretto rosso sempre in tasca, affermerà estasiato: «Grandioso. Trasformare la Cina. Grandioso». Ma la natura si mostra meno docile alle Nuove Parole d'Ordine e il suo incanto primigenio, la millenaria «saggezza» delle sue montagne, dei suoi alberi «inutili», degli animali incrineranno l'entusiasmo neofita di molti giovani, combattuti tra l'ansia di realizzare il nuovo mondo e la suggestione ai valori eterni, metastorici che emanano dalla grande foresta.
Per dare espressione e vita a questi valori Acheng sceglie - ed è una delle felicissime unghiate del suo sommesso umorismo - la figura di Lao Xiao, detto il Grumo, un boscaiolo dallo sguardo inebetito e dalla forza prodigiosa, inviso ai burocrati e costretto alla semplice mansione di giardiniere e cuoco: saranno i suoi silenzi, i suoi occhi, le sue mani di roccia a mostrate al protagonista i tesori che si apprestano a sterminare. La figura di questo eroe saggio e taciturno entra di diritto nell'epopea della Cina moderna, un'epopea laica e senza lacrime, narrata da Acheng con quella pacatezza straniata e appena velata di ironia che egli ha appreso dall'antica tradizione taoista.
Acheng è uno dei protagonisti della nuova letteratura cinese. Nato nel 1949, sei mesi prima che venisse fondata la Repubblica popolare cinese, è stato tra i promotori del «Muro della democrazia». Delle sue opere Theoria ha già pubblicato Il re degli scacchi (1990). Il re degli alberi è la seconda novella della «Trilogia dei re», il cui ultimo volume, Il re dei bambini è di prossima uscita in questa collana.
Il volume è disponibile in copia unica
Argomenti: Cina, Oriente, Natura, Storie di Vita, Storia Moderna e Contemporanea, Modernità e Rinnovamento,