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Il Male nell'Ordine - Scritti Leopardiani

di
Editore: Rizzoli
Informazioni: unica edizione, avvertenza dell'autore. - pp. 200, Milano
Stampato: 1998-01-01
Codice: 978881766086

"Se nelle cose umane il bello è da preporre al vero, questo, dove manchi il bello, è da preferire ad ogni altra cosa"
(Giacomo Leopardi)

Il nucleo di questo volume si compone di due saggi apparsi tra il 1982 e il 1984 su una rivista pressoché clandestina. Raccolti, confermano una novità d'impostazione che rinuncia innanzitutto all'arbitrio di considerare Leopardi come il profeta della nostra crisi. "Quanto più cerchiamo il pensiero - scrive Baldacci - tanto più troviamo la mente di Leopardi": una mente che, fuori d'ogni dialettica e senza sostituire il principio di non contraddizione da essa demolito, afferma e cancella per affermare tutt'altro. E allora cid che conta non sono i risultati conoscitivi - contraddittorii al pari delle contraddizioni palpabili che sono in natura -, bensì un tipo di discorso che, nel suo procedere, divora se stesso. In tale quadro, in cui la realtà ha come solo garante il male (è male nell'ordine è l'espressione zibaldoniana), Leopardi non è più colui che, secondo una formula abusata, "ha capito più di tutti", ma, per assurdo, - un produttore di distruzione. A meno che non sia proprio questo il sigillo di una modernità (se cosi può dirsi) inattuale: in un momento, come quello presente, di ottimismo conciliativo. Una modernità che ci costringerà comunque a rileggere tutti i significati dell'opera - anche quando ci sembrino positivi - come episodi di un sistema di autonegazione. Questo il motivo di un ritorno allo Zibaldone: non per scoprire in Leopardi qualcosa di nuovo, ma per scendere nella sala macchine del suo antipensiero.

Luigi Balcducci insegna Letteratura italiana all'Università di Firenze. Ha svolto un'intensa attività di collaborazione giornalistica di terza pagina e ha pubblicato volumi di testi e di critica. Tra i primi ricordiamo: Lirici del Cinquecento (1957), Poeti minori dell'Ottocento (1958-1963), Secondo Ottocento (1969), Tutti i libretti di Verdi (1975), Opere di Papini e di Bontempelli (1977 e 1978), Introduzioni a Foscolo, Tommaseo, Carducci, De Roberto, Pascoli: tra i secondi, Il petrarchismo italiano del Cinquecento (1957), Letteratura e verità (1963), Le idee correnti (1968), I critici italiani del Novecento (1969), Tozzi moderno (1993). Ha avuto largo successo di critica La musica in italiano. Libretti d'opera dell'Ottocento (Rizzoli, 1997).

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Avvertenza

I. Distanza da Leopardi

  • Temi per un'Introduzione

II. Due utopie

  • Il sistema del paradosso
  • L'animo in entusiasmo

III. I canti fiorentini

  • Elogio dell'impostura
  • Leopardi e Cioran?
  • Solmi su Leopardi
  • Una filosofia della musica
  • Tra L'infinito ela Palinodia
  • Il socialismo della Ginestra
  • A un vincitore nel pallone
  • Il nulla in poesia
  • Leopardi politico
  • I contemporanei di Leopardi

IV. Su un pamphlet di Raffaele La Capria (col ricorso a Leopardi)

Note
Indice dei nomi

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Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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