Rasputin - Il « Monaco Nero » e la Corte dell'Ultimo Zar
La storia di un mito, di una leggenda, di un assassino nella Russia di Nicola II
di Amal'rik Andrej
Editore: Giulio Einaudi Editore
Prezzo: € 29,00
Informazioni: traduzione di Vera Dridso, titolo originale: Raspoutine. - pp. 272, 8 fotografie b/n f.t., Torino
Stampato: 1984-01-01
Codice: 978880657380
Forse nessun personaggio della storia russa è avvolto in una nube così densa di miti, leggende e menzogne come il «diavolo santo», il fatale amico dell'ultima famiglia imperiale: Grigorij Rasputin, Contadino semianalfabeta e consigliere dello zar, profeta veggente, religioso ma al contempo «corruttore di anime e di corpi», egli fu al centro di scandali clamorosi che coinvolsero la famiglia imperiale e fu oggetto di perfide calunnie montate da nemici rivoluzionari e conservatori. Per i costituzional-democratici e per i bolscevichi, Rasputin era uno strumento utile per screditare l'intero regime, minandone la base ultima, la fede contadina in uno zar che si proclamava difensore dei poveri. Per i monarchici di estrema destra egli incarnava le velleità liberali dell'impero e ostacolava l'instaurazione in Russia di una monarchia forte.
Il libro è la cronaca avvincente, raccontata con uno stile narrativo a meta strada tra il romanzo storico e una brillante monografia, di una doppia storia che vede uniti insieme la vita di un uomo e il destino di un impero ormai segnato e prossimo alla fine. Da una parte il misticismo demoniaco e stravagante di Rasputin con il quale egli influenzava le scelte politiche dello zar e concupiva le donne per «sottrarle al peccato e alla colpa». Dall'altra l'inutile e goffa rincorsa al potere di ministri incompetenti, gli ultimi scatti della classe aristocratica prima dell'imminente tragedia, la sottile perfidia e il fiacco fatalismo di Nicola II.
Una galleria di personaggi e una spirale di episodi che Amal'rik, in quest'opera magicamente incompiuta, riporta alla luce insieme ad aspetti della rivoluzione russa ancora poco studiati - non ultimo il suo carattere religioso - per scandagliare, con un paziente lavoro di ricerca, la vita di una delle figure più enigmatiche della storia russa e le ragioni che hanno contribuito alla trasformazione della società, alla nascita di una nuova religione totalitaria.
Andrej Alekseevič Amal'rik, nato a Mosca nel 1938, fu espulso dall'università nel 1963 per uno studio considerato non ortodosso sui Normanni e la Russia di Kiev. Nel 1965 viene arrestato e condannato alla deportazione in Siberia, da dove ritorna solo nel 1975 a Mosca. L'anno dopo viene espulso definitivamente dall'Urss. Muore nel 1980 in un incidente automobilistico mentre si reca a Madrid per sostenere la causa dei dissidenti alla Conferenza Europea.
In italiano sono uscite le seguenti opere: Sopravviverà l'Urss fino al 1984? (Roma 1970); Viaggio involontario in Siberia (Roma 1971); Il giornale di un provocatore (Roma 1970).
Avvertenza
Rasputin
- I. - Lo scapestrato diventa pellegrino
- II. - La gioia nel Signore
- III. - La lotta contro il demone carnale
- IV. - Profeta veggente
- V. - L'ospite del vescovo Sergij
- VI. - I reclusi di Carskoe Selo
- VII. - Lo zar e Vitte
- VIII. - Lo zar e Stolypin
- IX. - Lo zar e Rasputin
- X. - Il «chlyst depravato» e il «monaco austero»
- XI. - Incombono grandi nuvole nere...
- XII. - La fine di Stolypin
- XIII. - «Tuono e fulmine»
- XIV. - La lettera dell'imperatrice
- XV. - La caccia a Rasputin. La coalizione degli astemi
- XVI. - Iniziando un cammino spinoso...
- XVII. - Le alleanze sono belle finché non c'è la guerra
- XVIII. - Cocchiere, non spronare i cavalli!
- XIX. - Non faremo vergognare la terra russa!
- XX. - Il «primo triumvirato»: la caccia a Rasputin
- XXI. - Il «secondo triumvirato»: continua la caccia a Rasputin
Appendici
1. L'anno 1916
2. Il piano di pace di Rasputin
3. L'assassinio di Rasputin
La storia vista da occhi candidi di Leonid Pljušč
Il volume è disponibile in copia unica