Attentati Anarchici dell'Ottocento
di Feldbauer Sergio
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Prezzo: € 14,00
Informazioni: unica edizione, prefazione dell'utore, illustrazioni di Flavio Costantini. - pp. 80, nn. illustrazioni a colori, Milano
Stampato: 1969-10-01
Codice: 500000005635
«Dal filo delle rivendicazioni di un proletariato sempre più insoddisfatto si diramano, nell'Ottocento, i gesti disperati degli anarchici. L'anarchia, nata come ala estrema del socialismo, e via via sempre più staccatasi da quello, entrava allora sulla scena politica tra l'eco dei colpi di pistola e lo scoppio violento delle bombe. Pur se isolati, persino nello stesso movimento anarchico, che in sé non è individualista, questi gesti contribuiranno, a loro modo, a sconvolgere la struttura politica di un'Europa tormentata dalle guerre e da condizioni sociali ed economiche che chiedevano a gran voce una risoluzione permanente, un radicale cambiamento più che un debole palliativo.
Inoltre, questi gesti contribuirono a formare intorno alla bandiera rossa e nera, la bandiera anarchica, quell'aureola che trae dal «bel gesto» i contorni per disegnare la figura, un po' fosca per alcuni, un po' romantica per altri, dell'anarchico che leva il pugnale contro i potenti di tutto il mondo.
Così si è voluto tornare indietro nel passato e sfogliare le pagine ingiallite dei quotidiani d'allora, per ritrovare quei gesti non più velati dall'aureola, bensì vivi nelle parole del cronista che li descrive. È un po' sfatare una leggenda - quella appunto del gesto romantico - così come una memoria in fondo dissacrante - quella del gesto gratuito e senza risultato - mostrando invece come né l'uno né l'altro atteggiamento siano adeguati alla realtà storica.
Per far questo ci si è immersi nella mentalità del cronista e si è ricostruito un ambiente, una situazione storica, un humus sociale e politico, scegliendo dei molti gesti anarchici dell'Ottocento proprio quelli che Servissero maggiormente allo scopo.
Dal 1878, si è ripercorso a tappe, da viaggiatori più che da studiosi, da giornalisti curiosi più che da critici impegnati, la lunga via che porta agli inizi del nostro secolo. Ecco allora Guglielmo I, Alfonso XII e Umberto I, ecco Alessandro I, Sadi Carnot, Elisabetta d'Austria, ecco, infine, proprio al chiudersi del secolo, ancora Umberto I, questa volta colpito senza scampo dalla mano anarchica.
Non si è voluto quindi fare con questo volumetto una rapida cronistoria di ogni gesto anarchico dell'Ottocento, ma piuttosto, dopo una scelta attenta, una cronaca approfondita dei più importanti attentati che ancor oggi, nelle canzoni e nell'iconografia ufficiale, sono ricordati con la voce roca del vecchio anarchico legato al mito del pugnale, o con la sicura condanna di chi non crede che i figli nascano dalla terra che si è lavorata.
Accanto alla voce scritta, infine, una voce poetica e realistica allo stesso tempo, quella di Flavio Costantini, che, nei colori vivaci e contrastanti, nei tratti incisivi dei volti e delle mani, nella minuzia dei particolari, porta il suo discorso di pittore degli anarchici.»
PREFAZIONE
1878 - GUGLIELMO 1, ALFONSO XII UMBERTO I
- Due colpi di pistola contro Guglielmo I
- Emilio Enrico Massimiliano Hödel
- «Di imperatori non abbiamo bisogno»
- Un fucile caricato a mitraglia
- Il presunto complotto
- Le conseguenze politiche dei due attentati
- Dalla Germania alla Spagna
- L'Italia di Umberto I
- Il viaggio dei sovrani
- «Cairoli, salvi il re!»
- Il cuoco di Salvia
- La poesia di Casa Savoia
1881 - ALESSANDRO II
- Riforme e repressioni
- Dalla pistola di Karakazoff alla dinamite di Khalturin
- Due bombe sul Canale Caterina
- L'appassionata difesa di Sofia Perowskaja
1894 - SADI CARNOT
- Un buon presidente
- L'attentato
- Un pugnale da cinque franchi
- Una ghigliottina a Lione
1898 - ELISABETTA D'AUSTRIA
- «Voilà les Italiens»
- Elisabetta, imperatrice d'Austria
- Il viaggio a Ginevra
- «Luigi Lucheni, parigino»
- Il processo
1900 - UMBERTO I
- Un'Italia che si ribella
- La rivoluzione stroncata sul nascere
- Il tessitore di Paterson
- «In nome di Umberto I»
Libro usato disponibile in copia unica