Dio d'Acqua
Titolo originale: Dieu d'eau
di Griaule Marcel
Editore: Bompiani
Prezzo: € 28,00
Informazioni: seconda edizione, prefazione dell'autore, traduzione dal francese di Giorgio Agamben. - pp. 262, nn. fotografie b/n f.t., Milano
Stampato: 1968-11-01
Codice: 500000005078
Questo libro è un classico dell'etnologia contemporanea; ed è al tempo stesso un libro di appassionante lettura, una narrazione la cui verità non va a scapito della forza romanzesca. Libro scientifico, dunque, perché registra, in modo fedele e assolutamente inedito, le rivelazioni (mai consegnate alla scrittura) di un vecchio cacciatore cieco, Ogotemmeli, una sorta di Omero africano che ricostruisce i miti e le leggende del proprio popolo, i Dogon dell'Africa Occidentale. Ma al tempo stesso poema epico, storia sacra, esempio di una narratività elementare e profonda che sorge, dai lucidi ricordi di questo vate singolare, come dall'abisso della storia o meglio, dal fondo di un universo originario, senza storia, dove il passato più remoto si fonde col presente vissuto.
Marcel Griaule, uno dei pionieri dell'etnologia contemporanea, morto nel 1956, si era recato sin dal 1927 in Africa e nel 1931 aveva iniziato i suoi contatti con i Dogon del Sudan, a lungo considerati una delle popolazioni più arretrate di quella zona. In quindici anni di ricerca scientifica sul campo, Griaule si era reso conto che i Dogon avevano una loro cultura, organizzata in forma mitica, di estrema complessità: e aveva compreso che il sistema del mondo dei Dogon rappresentava un equivalente africano delle grandi cosmogonie classiche come quella di Esiodo. L'autore ha provato quindi il bisogno di comunicare anche al pubblico dei non specialisti la ricchezza insondabile di questo mondo poetico e religioso, la cui conoscenza avrebbe potuto capovolgere una serie di luoghi comuni sulla mentalità cosiddetta primitiva. Così ha scritto questo libro, rinunciando all'apparato scientifico, alle referenze dotte, ai documenti eruditi, affidandosi soltanto al prestigioso, affascinante racconto del suo venerando informatore.
Il libro apparve in Francia nel 1948, ma solo a distanza di anni la stessa cultura francese si è accorta del suo valore, della sua forza premonitrice e dell'influenza che ha avuto sulle ricerche seguenti. A questo punto anche il grande pubblico, ormai sensibilizzato al racconto etnografico, trova, in questi resoconti di vita e cultura vissuta, quel contatto con la realtà, gli eventi, i prodigi della fantasia che un tempo trovava solo nei romanzi. Di qui il successo di questo capolavoro riscoperto e riletto con occhi nuovi.
Il volume è disponibile in copia unica