La Festa della Sfortuna
Con la ragione senza le gambe Georges Couthon e la Rivoluzione francese
di Piro Franco
Editore: Rizzoli
Informazioni: prima edizione, in sovraccoperta: illustrazione di Mario Saroldi. - pp. 258, Milano
Stampato: 1989-06-01
Codice: 978881785476
"Gli schiavi adorano la sfortuna e il potere. Noi onoriamo la Sfortuna, la Sfortuna che l'umanità non può bandire interamente dalla terra, ma che consola, e allevia con rispetto." Così Robespierre riassumeva, in quello che rimane forse il suo discorso più bello, gli impegni presi dalla Rivoluzione francese con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Ma con queste parole rendeva anche omaggio a Georges Couthon, l'amico fedelissimo, che gli aveva suggerito, con orgoglioso paradosso, di istituire la Festa della Sfortuna. Giovane ed entusiasta deputato del dipartimento del Puy-de-Dome, Couthon, fin dai suoi primi interventi all'Assemblea legislativa, si era guadagnato la stima di tutti riuscendo a far dimenticare (e dimenticandola egli stesso) la sua infermità: colpito a ventidue anni da una misteriosa malattia, aveva perso l'uso delle gambe, e poteva spostarsi solo grazie all'aiuto dei compagni e, nell'ultimo anno, con una sedia a rotelle.
La menomazione non gli aveva impedito di riversare tutte le energie della sua mente nelle cariche politiche che gli venivano via via affidate (nel 1791 all'Assemblea legislativa, nel '92 alla Convenzione e dal luglio '93 al Comitato di salute pubblica dove, con Robespierre e Saint-Just, formò il triunvirato), ma aveva certamente accentuato in lui l'attenzione per l'umanità sofferente, per i più deboli, per gli oppressi, un'attenzione che ricorre puntualmente in tutti gli interventi che gli Atti parlamentari ci hanno tramandato. Attraverso questa documentazione Franco Piro ha ricostruito la vicenda umana e politica di Georges Couthon, forse il meno noto e il meno studiato fra i grandi protagonisti della Rivoluzione, ma non il meno importante: percorrendo le tappe della sua breve intensissima vita, conclusa inevitabilmente dalla ghigliottina il 10 termidoro, rileggiamo tutta la storia della Rivoluzione francese cui Couthon si era dedicato con lucida coerenza senza mai perdere di vista, delle tre parole emblematiche "Liberté, Egalité, Fraternité", essenziale per un uomo che, come usava dire, non era in grado di fare un passo senza gli altri.
Franco Piro, nato nel 1948, è professore di Storia economica contemporanea all'Università di Bologna. È attualmente parlamentare e ricopre l'incarico di vicepresidente dei deputati socialisti. Colpito dalla poliomielite quando aveva un anno, si è impegnato per i diritti civili dei portatori di handicap. Fra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo La carrozzina e il Presidente. Storia di un handicappato: Franklin Delano Roosevelt (1986, in collaborazione con Lia Gheza Fabbri) e L'handicap in Parlamento (1987).
Prologo
I) La Festa della Sfortuna
II) L'avvocato dei poveri
III) Gli Stati Generali
IV) La Dichiarazione dei diritti
V) La rivoluzione dell'innocenza
VI) L'Assemblea legislativa
VII) Liberare la terra, questa grande eredità comune...
VIII) La caduta della Monarchia
IX) La Convenzione
X) Muore Re Luigi, nasce la Vandea
XI) La Rivoluzione divora i suoi figli
XII) L'assedio di Lione
XIII) La religione morale, la politica: una cosa sola
XIV) La clemenza sotto accusa
XV) La Virtù e il Terrore, L'Essere Supremo e le Leggi di Pratile
XVI) Termidoro
XVII) Processo alla memoria
Nota bibliografica
Indice dei nomi
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Argomenti: Storia, Storia dei Costumi, Storia del Pensiero, Potere, Sistema Politico, Società,