Introduzione alla Biologia e alla Clinica della Suggestione
di Galeotto Enrico
Editore: Editrice Gregoriana
Informazioni: unica edizione, prefazione di Ferruccio Antonelli, introduzione dell'autore. - pp. 328, XLIX tavole a colori e b/n, Padova
Stampato: 1968-07-01
Codice: 500000004614
Uno dei pregi maggiori di questa "Introduzione" (che in realtà è un ampio e completo trattato) alla suggestione, è riposto, a parte il solido tessuto scientifico con cui è costruita, nella totale leggibilità delle sue pagine, dalla prima all'ultima, senza cadute o scompensi di sorta. Non si intende, con questo, la chiarezza nell'esposizione dell'argomento, che dovrebbe essere la scontata prerogativa d'ogni opera di tal genere, ma bensì la piacevole, agile, varia scrittura usata dall'A. qua e là impreziosita da accorte risorse degne di un autentico narratore.
Già nelle prime pagine s'incontra un'apertura che ha tutti i requisiti del racconto puro: "Alle cinque del mattino del 25 settembre 1949, dall'estrema prua del Tripolitania, scorsi finalmente il faro di Santa Maria di Leuca. Tornavo in Patria, profugo, dopo dodici anni d'Africa. Mi ero imbarcato come infermiere di bordo, perché non potevo pagarmi il viaggio...".
Ed ecco, subito dopo, apparire la figura del Prof. Augusto Stefanelli, cui è dedicato il volume. Sembra un personaggio di Balzac, tanto l'A. ce lo restituisce sulla pagina con i tratti fascinosi di un eroe romanzesco.
Certamente, a conferire tali caratteri narrativi all'opera non è estranea la materia stessa, oggetto di così appassionato interesse da parte di Galeotto: la suggestione.
Nel breve excursus introduttivo l'A. ci avverte che già seimila anni addietro essa aveva i suoi cultori negli Yoghin tibetani, i quali possono, a buon diritto, essere considerati i precursori della moderna medicina psicosomatica e preventiva. Tra noi occidentali, fu soltanto nel '700 che la suggestione entrò ufficialmente nel mondo medico con il mesmerismo; ma, per la verità, fu un'apparizione molto contrastata se non proprio tempestosa, in quanto in quel secolo dell'illuminismo essa si prestava ad applicazioni che con la medicina avevano ben poco da spartire (si pensi a Cagliostro e a tutta la serie degli avventurosi e spregiudicati ciarlatani fioriti in quegli anni, Casanova compreso).
Dopo fasi alterne di eclissi e di rinnovati interessi, soltanto negli ultimi decenni la suggestione ha iniziata la sua trionfale affermazione nel Campo medico, rendendo addirittura possibili i voli Spaziali.
Definita la suggestione come "quel quid che, quando si attua, ingigantisce e fortifica una qualunque immagine mentale, a tal punto da renderla operante, anche al di fuori della stessa mente che le ha fatto da alcova", con un incalzante procedere davvero suggestivo, l'A. si addentra nelle spirali dell'argomento con sottile dialettica, sgombrando, da un lato, il campo da certe inutili e persino dannose sovrastrutture e mettendo, dall'altro lato, in singolare risalto tutti i traguardi conseguibili con metodiche bene applicate. L'ampia casistica che Egli ci offre, frutto di tecniche del tutto personali e originali, è la convincente testimone dei risultati sorprendenti da Lui ottenuti ed è viva, calda, fino ad assumere il tono inconfondibile del racconto, il suo movimento interno. La saggistica, cioè, è qui abilmente e felicemente completata ed arricchita dalla narrativa.
Nell'affidare al lettore queste pagine così intrise di serietà scientifica e di stillante umanità, si può dire, in ogni riga, vogliamo chiudere la nota con le stesse parole dell'A.: "Forse lo scopo vero, anche se recondito, che mi ha spinto a scrivere questo libro è proprio quello di insegnare, a chi lo gradisca, come si impara a sorridere a fini terapeutici. Alla fin fine, credo che la mia vera forza, come psicoterapista, sia la mia fantasia gioiosa".
(Giuseppe Mesirca medico scrittore - Premio Campiello 1967)
Enrico Galeotto è nato a Venezia il 5 aprile 1928.
È laureato in medicina e chirurgia, specialista e libero docente di Anestesiologia nell'Università di Padova, primario anestesista-rianimatore dell'Ospedale Civile di Camposampiero.
Come anestesiologo è un tecnico della lotta al dolore fisico; ma è sempre stato, ed è, un appassionato studioso di medicina psicosomatica e quindi anche un conoscitore profondo ed esperto degli aspetti psicologici della sofferenza. In quest'ultimo settore ha raggiunto la notorietà (e non soltanto nazionale) con il Suo «Metodo Kratim per la gestante».
È socio della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, dell'Associazione Medica Italiana per lo Studio dell'Ipnosi, della Società Italiana di Psicoprofilassi Ostetrica e del Centro Italiano di Sessuologia.
È Autore di numerose ed importanti pubblicazioni, ha preso parte attiva a Congressi nazionali ed internazionali e svolge una vasta attività didattica inerente i problemi della psicologia medica presso Organizzazioni e Centri qualificatissimi.
Il volume non è disponibile
Argomenti: Biologia, Terapia, Psiche, Psicoterapia, Studio Pratica e Ricerca,