Gerusalemme d'Oro, di Rame, di Luce

«Più di venticinque anni or sono il mio Maestro, Ernesto Sestan, mi affidò abbastanza controvoglia una tesi che riguardava le crociate: il tema gli interessava abbastanza poco (anche se, come subito mi accorsi, perfino in quel campo sapeva molto e molto aveva da insegnare). Dal canto mio, sollecitai quel lavoro con qualche leggerezza e molta confusione: quel che mi attirava, più che le crociate, era l'Oriente. E non tanto quello severamente avvicinato attraverso la ricerca storica quanto piuttosto quello vagheggiato e oniricamente attinto attraverso la musica di Rimskji-Korsakov e gli scritti di Rudyard Kipling, di Pierre Loti, di Washington Irving, di Lawrence Salgari...
e, perché no? di Emilio Salgari. Alle crociate, comunque, tornavo periodicamente; sulla loro onda scoprii poi un altro campo di studio affascinante e inesauribile, quello dei pellegrinaggi.
Ed eccomi adesso, dopo un pluriennale vagare punteggiato di fughe in molte direzioni, tornar al punto di partenza e a contatto con esso riscoprire e ridefinire quello che sul serio è il centro dei miei interessi e forse addirittura delle mie “domande”, storiche e non solo storiche: non l'Oriente in sé e per sé, e neppure i rapporti fra Oriente e Occidente nel Medioevo, bensì i modi nei quali gli occidentali dei secoli fra XI e XV intesero, immaginarono e vissero l'Oriente in tutte le sue forme e dimensioni, come “Altro-da-sé”, come mito, come astrazione, come multiforme realtà concreta. Un tema finora trattato dagli storici dell'arte, della letteratura e della filosofia piuttosto che dagli storici della società.» (Dalla Prefazione di Franco Cardini)

Franco Cardini insegna Storia medievale nella Università di Firenze e collabora a vari quotidiani e periodici. Tra le sue opere più recenti ricordiamo Il Barbarossa (Mondadori 1985, rist. Oscar Mondadori 1990), Quell'antica festa crudele (il Saggiatore 19882), Francesco d'Assisi (Mondadori 1989), La vera storia della Lega Lombarda (Mondadori 1991).