Labirinti Castelli Giardini
Luoghi letterari di orrore e smarrimento
di Orvieto Paolo
Editore: Salerno Editrice
Prezzo: € 19,5
Informazioni: introduzione e premesse teoriche dell'autore. - pp. 444, Roma
Stampato: 2004-02-01
Codice: 978888402435
Quali sono i mostri che abitano la mente umana? Quanti di loro hanno trovato proiezione all'esterno attraverso la scrittura, concretizzandosi nell'universo letterario? A queste domande, muovendosi con agilità tra storia della letteratura, critica e ricerca psicanalitica, cerca di rispondere Paolo Orvieto, con un saggio ampio quanto affascinante, nella tematica non meno che nell'esposizione.
La ricerca abbatte ogni barriera cronologica e nazionale, spaziando dalla Bibbia all'antichità classica, dal romanzo gotico a Poe, da Bram Stoker a Eco, a Stephen King. In questo vero mare magnum di romanzi e racconti, Orvieto dipana un fitto reticolo di citazioni, intessute intorno al tema centrale della sua ricerca: gli inquietanti luoghi di clausura, di orrore e di perdizione. Tema antichissimo (basti pensare al labirinto di Creta abitano dal Minotauro), esso rimane in realtà costante, sorta di immortale archetipo, fino ad oggi; a cambiare sono invece i "motivi", gli elementi variabili, quelli insomma radicati, d'epoca in epoca, nella storia, nelle paure e nei desideri del lettore. Risulta allora evidente che dietro la fantasmagorica galleria di mostri da un lato, di luoghi dell'orrido dall'altro, allineata in queste pagine, sta, fin dalle origini, la medesima fascinazione della mente umana per l'orrifico e il perturbante, che trova modi sempre nuovi di rappresentare ciò che turba e attrae al contempo. Possono cambiare, insomma, i mostri (la femmina idolo di perversità, il vampiro, l'essere semianimale, il fantasma, l'alieno, ecc.) e i luoghi di clausura (labirinto, castello, convento, sottosuolo, i bassifondi della metropoli, ma anche, per Borgese Calvino, il testo-labirinto, ecc.), ma non tramonta il fascino morboso del terrore. Alle ultime pagine sono consegnate le risposte, con ausilio psicanalitico, alle possibili ragioni inconsce di questa atavica predisposizione dell'essere umano.
Paolo Orvieto insegna Storia della critica all'Università di Firenze. Si occupa della letteratura del Rinascimento italiano, di poesia comico-realistica e di teoria e storia della critica. Per la Salerno Editrice ha pubblicato: Pulci medievale. Studio sulla poesia volgare fiorentina del Quattrocento (1978); D'Annunzio o Croce. La critica in Italia dal 1990 al 1915 (1988); Misoginie. L'inferiorità della donna nel pensiero moderno (con antologia di testi)(2002); nonchè le edizioni della Sylva in scabiem di Angelo Poliziano (1989) e di Tutte le Opere di Lorenzo de' Medici (1992).
Il volume è disponibile
Argomenti: Natura Umana, Mente, Psicologia, Indagine,