La Gloria di Mio Padre
L'indimenticabile storia di un'infanzia
di Pagnol Marcel
Editore: Neri Pozza Editore
Prezzo: € 16,00
Informazioni: introduzione dell'autore, traduzione e cura di Marco Cavalli, in copertina: Gustave Courbet, La valle di Omans, 1858. - pp. 176, Vicenza
Stampato: 1998-04-01
Codice: 978887305643
Non basta aver vissuto la gioventù per potersi vantare di averne avuta una. Quanto poi a ricordarla, va bene fino a un certo punto: anche la memoria più capace può segnare il passo nei frangenti in cui bisogna saper raccontare le cose come si deve. Primo volume dell'autobiografia di Marcel Pagnol, copioso cineasta francese conterraneo di Jean Giono nonché scrittore di levigata superficie, La gloria di mio padre taglia la testa al toro, perché qui la memoria del suo autore (Pagnol) non solo è parente povera della fervida immaginazione del suo protagonista (Marcel), ma deve quasi tutto ad essa. Non a caso la si legge così volentieri...
Evitando di alzare il volume della sua prosa, Pagnol racconta le gioie minute, elementari, di una famiglia non ricca ma dignitosissima, tutta raccolta attorno alla figura di un padre dalle mille risorse. Disposti a far di necessità virtù pur di poter andare in villeggiatura come tutte le famiglie benestanti, i Pagnol non esitano a sobbarcarsi un lungo e faticoso pellegrinaggio a piedi lungo gli assolati sentieri della campagna provenzale. Ma la vacanza estiva è anche il periodo dell'anno in cui Joseph e Jules, rispettivamente padre e zio di Marcel, con la scusa di dover assecondare le velleità delle mogli e dar sfogo all'insofferenza dei figli, si abbandonano al loro passatempo preferito: la caccia. Gioco macchinoso e cruento, dove la meticolosa osservanza delle regole, l'elaborato cerimoniale di preparazione, le ripetute prove per eseguire gesti e movimenti che non ammettono sbavature, sembrano cancellare ogni riferimento al valore puramente simbolico della posta in palio. Senza perdersi un solo atto di quell'esclusiva messinscena, il piccolo Marcel vigila sull'occulta regia dello spettacolo per adulti da cui è stato escluso, tanto più che suo padre, incaricato di fare da spalla allo zio, cacciatore provetto, corre il rischio di fare la figura della comparsa maldestra e sprovveduta. Non c'è che un sistema per impedire al buon Joseph di esporre la sua reputazione di infallibilità a un ingeneroso confronto con l'abilità dello zio Jules: disobbedirgli una volta di più, e seguirlo di nascosto tra le quinte di uno scenario naturale che ha le forme e i colori accesi delle colline della Provenza. Così, nel corso di un'avvincente e memorabile partita di caccia, il lettore avrà modo di scoprire che, per quanto disarmato, un bambino dell'età di Marcel ha il potere di far centro lo stesso, perché può contare su un insperato colpo in canna: la certezza che «è lecito mentire ai grandi quando si tratta del loro bene».
Solare e pieno di ritmo, La gloria di mio padre risplende grazie ai sussulti di impertinenza di una scrittura che, profanando col sorriso sulle labbra i luoghi comuni sull'infanzia, procede di capitolo in capitolo con la gagliarda scioltezza di una narrazione per bocca abituata a riporre una totale fiducia nei poteri evocativi della parola. (M.C.)
Nato ad Aubagne nel 1895 e morto a Parigi nel 1974, Marcel Pagnol è stato drammaturgo e regista cinematografico. Nel 1946 ha ricevuto la nomina di Accademico di Francia. Nella sua ricca filmografia vanno ricordati: Cesar (1936), La vita trionfa (1937), La moglie del fornaio (1938), Topaze (1950) e Manon delle sorgenti (1952).
Marcel Pagnol è molto conosciuto in Francia, ma non ancora in Italia. Le sue opere, letterarie e cinematografiche, sono considerate veri e propri gioielli di inventiva e di verve, animati da una prodigiosa capacità di osservazione nei confronti dell'umanità più varia. Molto amati sono i volumi autobiografici, il primo dei quali è La gloria di mio padre.
Il volume è disponibile in copia unica