Simbolismo e Scrittura
Il cardinale Pitra e la «Chiave» di Melitone di Sardi
di Laurant Jean-Pierre
Editore: Edizioni Arkeios
Prezzo: € 33,5
Informazioni: prefazione di Émile Poulat, edizione italiana a cura di PierLuigi Zoccatelli, traduzione di Rosanna Campagnari, PierLuigi Zoccatelli e Francesca Pasetto - pp. 242, Roma
Stampato: 1999-04-01
Codice: 978888649545
Dall’appassionata ricerca del monaco benedettino Jean-Baptiste Pitra (1812-1889), alla fine del XIX secolo riemerse dall’oblio la celebre «Chiave» attribuita a san Melitone, vescovo di Sardi nel II secolo. Contro la critica storica e il suo scopo desacralizzante, don Pitra volle stabilire l’autorità della Tradizione e arricchire le chiavi di san Pietro con questa ulteriore Chiave, essenziale per l’interpretazione del cosmo.
Di fronte alle nuove esegesi fondate sui metodi che apparvero a quel tempo e un letteralismo che tendeva a studiare i testi sacri come se fossero dei testi profani, il cardinale Pitra intese fissare il progetto di restaurazione di una teologia simbolica sull’autenticità di un libro guida che risalisse ai tempi apostolici.
Il testo della «Chiave», qui presentato con un ampio saggio introduttivo dello storico delle correnti esoteriche Jean-Pierre Laurant, verrà rifiutato dalla scienza ufficiale, ma alimenterà in seguito le speculazioni dei simbolisti cristiani, per i quali l’uso delle metafore senza rassomiglianza risale all’alba dell’umanità, come l’archetto di uno strumento sonoro che risuona attraverso tutti i tempi. Questo volume offre un’ampia trattazione dell’argomento, basato anche su molta documentazione inedita, cui segue il testo della Chiave in traduzione italiana e un indice biografico.
Il cardinale Jean-Baptiste Pitra lavorò per tutta la sua vita nel tentativo di ricostruire la migliore trascrizione dal latino della Chiave, reperita attraverso manoscritti medievali attribuiti a Melitone di Sardi, un Padre della Chiesa vicino a sant'Ireneo. L'infaticabile ricercatore, poi bibliotecario presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, iniziò a scoprire questi manoscritti nel 1840, e ne pubblicherà una versione definitiva nel 1884.
Jean-Pierre Laurant, storico rinomato delle correnti esoteriche nel XIX e XX secolo, ci offre in questo volume un'ampia trattazione dell'argomento, basata anche su molta documentazione inedita, a cui segue il testo della Chiave in traduzione italiana e un indice biografico.
Contro la critica storica e il suo scopo desacralizzante, dom Pitra volle stabilire l'autorità della Tradizione e arricchire le chiavi di san Pietro con questa ulteriore Chiave, essenziale per l'interpretazione del cosmo.
Per i simbolisti cristiani, e molti esoteristi, del tempo si trattò di fondare una nuova scienza sacra fondata sulla immemore tradizione simbolica.
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