Scrivere sull'Acqua
Cirillo, Metodo, l'Europa - Introduzione alla lettera apostolica «Egregiae Virtutis»
di Veselý Jiří Maria
Editore: Editoriale Jaca Book
Prezzo: € 16,00
Informazioni: prima edizione, carte geografiche di Cesare Sacconaghi. - pp. 206, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Stampato: 1982-05-01
Codice: 500000003639
Nell'ultimo giorno dell'anno 1980 papa Giovanni Paolo II con la lettera Egregiae Virtutis proclamava i santi Cirillo e Metodio compatroni d'Europa.
La decisione trova le sue radici, attraverso tutta la storia degli slavi, nell'opera dei due santi, che non solo svolsero con grande successo la missione di evangelizzazione, ma unirono nella loro azione le due capitali d'allora, Costantinopoli e Roma. Essi seppero proporre agli slavi un cristianesimo che non latinizzasse né grecizzasse, rispettoso del buono che era presente alle radici di quei popoli, e per fare questo inventarono anche una scrittura adatta alle lingue slave.
Dopo alcuni secoli di parziale dimenticanza in occidente, l'opera dei due santi acquista nuova importanza per tutti i cristiani europei, grazie anche alla mole di materiali inediti che le ricerche paleografiche, storiche ed archeologiche degli ultimi decenni hanno prodotto.
Padre Jiří Maria Veselý, che ha partecipato di persona ad alcune delle maggiori scoperte, con questo libro rende ampia e documentata ragione storica ed archeologica della proclamazione fatta da Giovanni Paolo II.
Padre Jiří Maria Veselý O.P. è nato il 15 novembre 1908 a Protivanov, in Moravia (Cecoslovacchia). Fattosi domenicano viene inviato all'Angelicum di Roma, dove nel 1934 consegue la licenza in filosofia e fa la definitiva professione religiosa. Consacrato sacerdote, diviene professore di filosofia ad Olomouc.
Espatria dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti; nel 1944 in Italia passa nella resistenza. L'anno seguente è arrestato a Verona sotto l'accusa di alto tradimento; portato a Praga viene prosciolto e decorato al valor militare. Nel 1947-48 può pubblicare un libro sulla resistenza (La resistenza cecoslovacca in Italia, 1944-1945, ed. it. Jaca Book 1975). Dal 1950 al 1955 è internato senza processo a Broumov e a Zeliv.
Liberato, dal 1957 al 1968 è operaio agli scavi archeologici di Velegrad, dove realizza importanti scoperte archeologiche.
Dal 1968 è a Roma, alla Pontificia Università di San Tommaso d'Aquino (Angelicum) dove tuttora è docente di archeologia cristiana e di spiritualità cristiana slava. Dal 1978 collabora alle ricerche archeologiche nella zona di Ocrida (Macedonia jugoslava), centro di rifugio dei discepoli di Cirillo e Metodio. Nel 1981 fa parte della “Commissione centrale per la celebrazione dei compatroni d'Europa Cirillo e Metodio”, organizzata dalla S. Congregazione per la Chiesa Orientale, quale co-redattore del Bollettino della Commissione.
Il volume è disponibile in copia unica
Argomenti: Cristianesimo, Dottrina Ortodossa, Civiltà Slava, Evangelizzazione,