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Pietre, Piume e Insetti

L'arte di raccontare la natura

di
Editore: Giulio Einaudi Editore
Prezzo: € 21,00

Informazioni: introduzione e cura di Matteo Sturani. - pp. 410, nn. tavv. a colori, Torino
Stampato: 2013-05-01
Codice: 978880621400

Saper leggere la natura può salvare la vita. È quello che capita agli escursionisti colti dalle intemperie durante un'ascensione al monte Ventoux. O al capitano Arsen'ev, che ben due volte, nella taiga siberiana, deve ringraziare la guida preziosa del cacciatore Dersu Uzala. Ma questo non è un manuale di allenamento dello sguardo, o non solo. È un libro di avventure, esplorazioni, scoperte, col fango sotto le suole, seguendo le picchiate del falco e le fughe impazzite delle sue prede.
Ci troverete la descrizione del Bufo bufo, il microcosmo racchiuso nella buccia d'arancia di Ponge, le sfide a colpi di maggiolini dei bambini di Meneghello. E poi ancora Primo Levi, Franzen, Neruda, Gadda, Jünger...
Grandi scrittori e grandi naturalisti, perché scienza e poesia si esprimono nella stessa lingua. Come diceva Nabokov, «la scrittura e la caccia alle farfalle sono i piaceri più intensi che un uomo possa conoscere».

Osservare la natura è un'arte? Forse sí. Di certo richiede tempo, e molta dedizione. Occorre una guida esperta che ci permetta di distinguere alberi, rocce e animali, ma soprattutto che ci racconti le loro storie: dalla caccia a insetti rari che sembrano gemme volanti all'incontro inatteso con un geco sul muro di casa, dalle spese e imprese folli degli appassionati di farfalle alle tragicomiche disavventure dei più grandi naturalisti.
Vladimir Nabokov scrive: «Ho scoperto in natura i piaceri non utilitaristici che cercavo nell'arte. Erano entrambe una forma di magia, entrambe un gioco intricato di sortilegio e illusione». E la scoperta della natura come gioco è proprio uno dei fili che legano i testi di quest'antologia. L'esplorazione temeraria e trasgressiva sperimentata da bambino - catturare pericolosissimi ranci felloni, dissezionare la carcassa di una tartaruga di mare in veranda - contribuisce alla costruzione di una geografia interiore fatta di sentieri, luoghi preferiti e segreti: degli erbosi o boscosi «paesi delle meraviglie».
E quando la scoperta della natura è fatta così precocemente, essa può arrivare a connotarsi come un vero e proprio innamoramento. Piero Calamandrei narra che i suoi erbari, frutto di emozionanti raccolte adolescenziali, sono conservati in fondo a un armadio insieme alle lettere d'amore, quelle che non si aprono più. Con una sostanziale differenza: se gli amori giovanili e i baci rubati non torneranno, la natura ha la capacità forse unica di restituire per tutta la vita lo sguardo curioso e incantato della prima volta. Matteo Sturani ha raccolto alcune tra le più belle pagine della letteratura mondiale in cui scienza e poesia parlano la stessa lingua. Un originale percorso che è anche un apprendistato, dove a fare da guida sono scrittori come Calvino, Hemingway, Jünger, poeti come Sbarbaro, esploratori come Macfarlane e naturalisti come Durrell e Wilson.
Un'esperienza di lettura unica che unisce sapere scientifico e sapere umanistico, rigore e divertimento, racconto e fascinazione, lasciando il lettore pieno di sincera, rinnovata meraviglia.

Matteo Sturani (1966), naturalista di terza generazione, insegna scienze in un liceo di Torino. Per Einaudi ha curato la raccolta di racconti Pietre, piume e insetti (2013).

Il volume è disponibile in copia unica

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