La Vera Massoneria
di D'Olivet Fabre
Editore: Manilo Basaia Editore
Informazioni: introduzione e note critiche di Léon Cellier, traduzione dal francese di Barbara Pavarotti. - pp. 148, Roma
Stampato: 1986-02-01
Codice: 500000003144
Antoine Fabre nasce a Ganges (Hèrault) nel dicembre del 1767 - Nel 1789 è a Parigi, prende il nome di Fabre d'Olivet (d'Olivet era il nome di sua madre), inizia a collaborare a raccolte poetiche e fa rappresentare il «Gènie de la Nation», opera rivoluzionaria - Nel 1790 entra nelle fila dei Giacobini - Nel 1797 fonda due giornali: «L'lnvisible» e il «Palladium de la Constitution». Attorno alla fine del secolo avviene la svolta della sua vita. Dopo una crisi religiosa e intellettuale inizia a lavorare su quelle che poi saranno le sue opere più importanti: la «Langue Hébraique Restituée» e «l'Histoire philosophique du genre humain» - Nel 1824 fonda un nuovo culto: la «Theodoxie universelle» - Improvvisamente, il 27 maggio 1825, muore per un attacco di apoplessia - Il suo «Santuario» muore con lui.
Nella «Vera Massoneria», d'Olivet espone alcune eccezionali teorie sulle tre potenze dell'Universo, sul ternario umano, sul «regno ominale», sulle diverse forme di culto e sulla scienza dei numeri - L'insieme del pensiero dottrinario di Fabre d'Olivet viene denominato «Teodoxia Universale» e rappresenta un originale insegnamento di tipo tradizionale che, secondo il suo interprete, gli era stato rivelato dallo spirito di una certa Egeria (giovane donna che aveva amato intensamente prima della sua prematura morte). Nel caotico mondo dello spiritismo europeo dell'inizio del diciannovesimo secolo, l'azione di Fabre d'Olivet - estrinsecandosi nella costituzione di un apposito «Santuario» - rappresenta forse l'unico serio tentativo di trasformare l'imperante teosofia in una reale «via della conoscenza».
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Argomenti: Massoneria,