Ignis - Rivista di Studi Iniziatici - Annata 1925 / 1929
Dodici numeri in 7 fascicoli del 1925 e quello unico del gennaio 1929
di Autori vari
Editore: Editrice Atanòr
Informazioni: ristampa anastatica, prefazione di Gastone Ventura. - pp. XI-432, 1 tavv. b/n f.t., Roma
Stampato: 1980-07-01
Codice: 500000003136
“...nel prender congeda dai nostri lettori, teniamo ad assicurare amici e nemici che, se viene a cessare questa rivista, non si estingue per ciò il fuoco sacro da cui ha tratta nome e vigore; se la fiamma visibilmente si oscura e vien meno, resta pur sempre la brace ardente; il fuoco coverà sotto la cenere, pronto ad appigliarsi ed a divampare novellamente quando il vento si levi a disperdere la tristizia dei tempi”. (Arturo Reghini)
Ai Lettori:
«È già trascorso più di mezzo secolo da quando uomini come Reghini, Guénon, Evola, Kremmerz, De Giorgio, Parise, Alvi, Del Massa, Savini, Capurro pubblicarono le tre riviste di studi iniziatici Atanòr, Ur ed Ignis.
Negli anni che vanno dal 1920 al 1930 questi uomini sparsero una gran quantità di semi fecondi, per un raccolto ricco e generoso. E furono anni intensi, pieni, creativi.
Anche se poi il gruppo si divise con dolore e talvolta con polemiche e ciascuno seguì vie diverse e destini lontani, resta il segno di quelle vocazioni sincere e delle opere dello Spirito alle quali dedicarono la vita.
La qualità del tempo non consente di misurare il valore di queste testimonianze nella storia e nei confini angusti della condizione umana.
I tesori più preziosi di questa opera vanno cercati oltre le regioni pur vaste degli "studi iniziatici", verso le realtà che trascendono il contingente e il divenire.
Non sappiamo se qualcuno ha raccolto i messaggi spirituali lasciati dalla "catena" apparsa tra il 1920 ed il 1930. Non sappiamo se qualcuno ha capito nè se qualcuno tenterà di "comprendere". Noi, però, abbiamo riunito con amore e rispetto i "ricordi" e i segni visibili della stagione umana di questi viandanti dell'Anima: ne ripetiamo i messaggi lasciando che offrano i loro frutti buoni attraverso i misteriosi sentieri dello Spirito. (Gruppo Atanòr)»
Dalla Prefazione di Gastone Ventura:
«Non sono noti i motivi per cui Arturo Reghini, pubblicando "Ignis", abbandonò la collaborazione con Ciro Alvi, proseguendo per conto suo l'opera iniziata nel 1924 su "Atanòr".
È tuttavia certo ch'egli vi pensava almeno fin dall'ottobre del 1924 come risulta da una delle lettere del Guénon pubblicata in appendice all'annata di "Atanòr", e precisamente in quella datata 29 novembre 1924, nella quale lo scrittore francese scriveva: "Può essere che abbiate ragione di voler pubblicare "Atanòr" ogni due mesi con 64 pagine; gli articoli saranno, così, meno compressi. Se vi separate da Alvi, non temete ch'egli vi crei delle noie a causa del titolo, che è lo stesso della sua casa editrice?"
Con ogni probabilità in seguito a questa osservazione di René Guenon, Reghini pensò di cambiare l'intestazione della rivista e scelse il titolo di Ignis: titolo più che appropriato per una pubblicazione che doveva "interamente consacrarsi" agli studi iniziatici. E fors'anche appropriato, seppure assai meno iniziaticamente, alle polemiche che gli valsero fra altri, il soprannome di Leviathano, e che già pesanti su "Atanòr" divennero feroci su "Ignis".
Una constatazione di questo genere porta immediatamente a dividere gli insegnamenti che si possono trarre dai sette numeri di "Ignis" del 1925 qui raccolti e da quello unico, pubblicato quattro anni dopo, nel gennaio del 1929, sul quale ci intratterremo più avanti, in due filoni nettamente distinti: un insegnamento esoterico quasi sempre di valida portata e un esempio di intolleranza che se, spesso, aveva motivi tali da giustificarla, talvolta non ne avevo alcuno[...]»
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Argomenti: Esoterismo, Iniziazione, Scienze Esoteriche, Tradizionalismo,
Segnaposto: Riviste, Studi-Iniziatici, messaggi-spirituali, Tradizonalismo-e-Conservatorismo,