Le Opere di Giorgio Vasari

Nel 1878, a cinque anni appena dalla sua fondazione, la Casa Editrice Sansoni pubblicò quella che è stata forse la sua prima opera monumentale: i nove volumi delle Vite di Giorgio Vasari col mirabile commento di Gaetano Milanesi. In brevissimo tempo l'edizione milanesiana del Vasari divenne un classico, per merito dello straordinario apporto filologico documentario e attributivo del Milanesi (si cita infatti tout-court quest'opera come il Vasari-Milanesi), tanto che nel 1906 se ne rese necessaria la ristampa. Introvabili oggi ambedue queste edizioni (salvo che nel mercato antiquario e ad altissimo prezzo) la Sansoni pubblica una ristampa anastatica accessibile per il suo costo limitato a un vastissimo pubblico, secondo una politica che ha già avuto esiti estremamente lusinghieri con le analoghe edizioni del Burckhardt, del Mommsen e della Storia di Firenze del Davidsohn. Va a questo punto detto che, moltiplicatesi negli ultimi anni le edizioni delle Vite vasariane, l'importanza dell'attuale riedizione sta nell'aver reimmesso nel più ampio circuito culturale il fondamentale commento del Milanesi, divenuto - come si è accennato più sopra - di per sé un classico e un punto fermo non solo negli studi vasariani ma più largamente negli studi di storia dell'arte italiana dal Duecento al Cinquecento, relativi cioè all'arco di tempo preso a partito dal grande storico aretino. E' indubbio infatti che il commento del Milanesi trova una sua collocazione di primaria importanza tra le grandi sillogi ottocentesche, prima tra tutte quella del Cavalcaselle, che hanno stabilito e conformato il quadro filologico di base su cui si innestano gli studi attuali.
Un avvenimento quindi, questa riapparizione del Vasari-Milanesi, di straordinaria importanza culturale, che fa uscire un'opera, a ragione considerata come uno dei pilastri della cultura storico-artistica, dal chiuso delle biblioteche per renderla disponibile a quanti abbiano amore e interesse per la storia e per l'arte.