Lo Specchio Doppio
Carteggio 1927-1955
di Berenson Bernard; Marghieri Clotilde
Editore: Rusconi
Prezzo: € 28,00
Informazioni: unica edizione, introduzione di Clotilde Marghieri, traduzione di Margherita Guidacci e Clotilde Marghieri. - pp. 544, nn. tavole fotografiche b/n f.t., Milano
Stampato: 1981-03-01
Codice: 500000002009
In quindici anni di lavoro, tra Vita in villa del 1960 e Amati enigmi del 1974, Clotilde Marghieri è riuscita a dare un'immagine di sé così ricca e compiuta quale tanti altri scrittori non hanno saputo in una intera esistenza disseminata di titoli.
Quindici anni, quattro libri. Lo specchio doppia, il suo carteggio con Bernard Berenson dal 1927 al 1955, sarebbe, secondo una mia idea che ho più volte espressa a Clotilde, il quinto libro: il libro non valuta scrivere per un rifiuto sacrosanto del gioco letterario e delle leggi che lo regolano, e tuttavia nato da sé a testimonianza di una presenza interiore che non può venir meno. Oggi, a lettura conclusa, devo ricredermi: non è il quinto ma il primo, ed è la matrice di tutti gli altri. Quando incontra Clotilde, Berenson ha più di sessant'anni; Clotilde è giovanissima.
È intelligente, è colta, conosce molte lingue, ha ricevuto un'ottima educazione: ha tutte le carte in regola per avere libero e stabile accesso nel mondo del maestro: ma è quella differenza di età a determinare l'esemplare unicità di questa esperienza, che si consuma tutta sotto il novecentesco segno della sincerità. Può darsi che Clotilde abbia fatto tesoro degli insegnamenti di Berenson, il quale sapeva già che cosa significasse amministrare la propria vita privata in spirito di libertà e di sincerità, in un contesto di liaisons per niente dangereuses. Può darsi; ma la giovane donna si dimostra, per istinto, fin dall'inizio, all'altezza del grande partner. E ciò anche perché Clotilde ha un problema suo, di emancipazione e di sincerità nei confronti della propria famiglia: un problema che è assolutamente indipendente dal rapporto con Berenson. Solo che questo rapporto diventerà il fuoco bianco nel quale ogni altra reazione si accelera e si compie.
Scrive Berenson il 17 settembre 1931: «Io voglio che i tuoi sentimenti siano multipli e non voglio davvero, anzi ne inorridirei, che tu “sacrifichi una qualsiasi voce del tuo spirito”. Se tu lo facessi inganneresti te stessa.
Ed io ti chiedo solo di essere te stessa. Ma, come si diceva, questo rispetto dell'alterità nasce da un dato di natura, che è il riconoscimento di una distanza incolmabile, di una assenza. Quello che sarebbe altrimenti il programma di un intellettualismo libertino, si colora di verità di vita. Verità di vita è anche la capacità di Berenson di trasferirsi tutto sul piano della sua interlocutrice (una capacità che era il segno della sua ricchezza) sicché il discorso si svolge quasi interamente nel dominio della letteratura. E Berenson dimostra non solo una cultura letteraria che lo distingue dai colleghi suoi, che più che vivere la letteratura, la facevano, ma, si tratti di Graham Greene o di Palazzeschi, ci trasmette giudizi critici davvero inappellabili.
Accanto alla dolorosa, conquistata e dominata olimpicità di Berenson, la storia privata di Clotilde si scandisce in una serie di avvenimenti necessari, dolorosi anch'essi: dal Vesuvio a Roma, da Roma al Vesuvio, alla ricerca di una casa nella quale riconoscersi pur a prezzo di molte rinunce. Ma il filo rosso di questa narrazione epistolare è la ricerca di se stessa, e al tempo stesso la voglia di guardar fuori, di ricercarsi negli altri, di riconoscere gli altri: basti pensare alle immagini di Croce che sono affidate a questo libro, alle stimolazioni che Clotilde trae da quella illustre amicizia.
E così, a pochi mesi dalla morte di Berenson, ecco uscire alla luce il primo libro di Clotilde, Vita in villa, nel quale, e negli altri che lo seguirono, si risolveva naturalmente quell'apprendistato a capire che Berenson aveva guidato con l'autorità del suo amore. (Luigi Baldacci)
Il volume è disponibile in copia unica
Argomenti: Storie di Vita, Storia di Donne, Letteratura, Storiografia, Memorie, Libertà, Amore, Cultura,