Educazione e Magia

La morte, l’amore, il dolore, il destino... sono ancora oggi temi misteriosi ai quali le categorie della ragione e della scienza non forniscono soluzioni adeguate; gli strumenti del ‘progresso’ non illuminano il senso del nostro essere-nel-mondo.
l grandi interrogativi esistenziali irrisolti suggeriscono risposte mitico-magiche anche nell’uomo più colto e «civilizzato», come se nella psiche umana non vi fosse antitesi tra mythos e logos, ma continua interazione.
L’intento di quest’opera è dimostrare che la mens arcaica non è una fase superata nello sviluppo della civiltà, e che la mentalità magica non si manifesta solo presso i primitivi o nelle situazioni socioculturali sottosviluppate, ma emerge sempre all’interno delle situazioni esistenziali più dense di coinvolgimenti emotivi.
L’autrice propone un itinerario attraverso gli atteggiamenti miticomagici presenti, tra le pieghe della ragione, nella società contemporanea, facendo anche riferimento a un’indagine sul campo, nella provincia di Reggio Emilia.
L’interpretazione di questi miti e riti, consci o inconsci, è delineata col concorso di più prospettive: filosofica (fenomenologica ed esistenzialista), antropologico-culturale, psicoanalitica (junghiana in particolare) e pedagogica. Quest’ultima in particolare individua i risvolti magico-rituali impliciti negli «insegnamenti» etici, politici e culturali della nostra società; ma soprattutto coglie la necessità di recuperare il momento irrazionale e magico (tradizionalmente represso) per una educazione «integrale», volta all’autenticità esistenziale.

Vanna Iori (Reggio E., 1948). Docente di letteratura italiana e latina nei licei, si è occupata di problemi del sottosviluppo e di cultura popolare, collaborando a riviste.
e giornali locali. Ha pubblicato: Chiesa, struttura politica e latte sociali in Brasile (Milano, 1971), Genoveffa Cocconi (Milano, 1978), Brescello tra Ottocento e Novecento (Reggio E., 1981).