Civiltà degli Etruschi

Nell'ambito di quell'insieme, così articolato e complesso, di manifestazioni culturali che va sotto il nome di "Progetto Etruschi", non c'è dubbio che le due mostre fiorentine "Civiltà degli etruschi" e "Fortuna degli etruschi" rappresentino l'elemento di maggiore spicco e di più diretto coinvolgimento del "grande pubblico". Una parte della loro organizzazione nonché l'allestimento e la gestione dell'intero evento espositivo fiorentino, sono state demandate dalla Regione Toscana al Comune di Firenze e, per esso, al Centro Mostre, che è l'istituzione specifica preposta alle grandi mostre della città, promossa dall'Amministrazione comunale e realizzata con il concorso di tutti gli enti pubblici fiorentini. E attraverso questo strumento istituzionale che la città di Firenze partecipa in prima persona alla realizzazione di un avvenimento culturale di grande prestigio e dall'indubitabile fascino che la renderà ancora una volta protagonista, sia pure entro un contesto più variegato e più vasto che si distingue positivamente per una collaborazione ed una unità di intenti davvero significative, di un momento fondamentale della ricerca, e della rappresentazione dei dati di questa ricerca, relativa alla sua storia specifica, alla storia del territorio che oggi costituisce il suo ambito amministrativo e soprattutto a quel prezioso retroterra culturale che fa della regione di cui è capoluogo una meaningful land dall'identità spiccata e "indimenticabile" (nel senso più proprio, etimologico, del termine) il cui passato rappresenta lo stimolo e la garanzia di un presente e di un futuro culturalmente motivati e non generici. Non posso, in proposito, che ringraziare tutti coloro, e sono tanti, i quali, all'interno del proprio livello di competenza, hanno assicurato il doveroso successo ad un evento sicuramente eccezionale dalle grandi valenze politiche e spettacolari.
Ciò che si presenta oggi è una modalità espositiva del tutto nuova, fondata sopra una pluralità di manifestazioni coordinate, che in un programma unico, più o meno contemporaneamente, ma in luoghi diversi e con diverse prospettive di contenuti e di formule, intende rappresentare l'intero quadro della civiltà e della vita degli etruschi, con tutti gli aggiornamenti e tutte le compiutezze e dovizie informative che s'impongono al livello attuale dei nostri studi: in Firenze per una visione più generale; in vari centri toscani per particolari ricerche tematiche; in altre regioni d'Italia, Lazio, Campania, Umbria, Emilia-Romagna, Lombardia, soprattutto per la rappresentazione dei fenomeni dell'etruscità periferica.
E con grande attenzione e rispetto che va considerato questo eccezionale impegno verso la scienza e verso la cultura, nel quale si ravvisa il momento più appariscente del "Progetto Etruschi", tanto più che ad esso sono state chiamate le forze più valide della scienza italiana, nel campo degli studi etruscologici, sia universitarie sia delle soprintendenze e dei musei, e sperimentatissime esperienze tecniche. C'è da sperare che i risultati delle mostre, per l'interesse degli studiosi e del pubblico, corrispondano alle generose intenzioni dei progettatori ed allestitori.