Il Vangelo Segreto

Nel 1958 il professor Morton Smith dell'Università Columbia scopriva nella biblioteca «del monastero di Mar Saba (nel deserto di Giudea, a sud di Gerusalemme) un prezioso documento utilizzato per le risguardie di un vecchio volume: si trattava del frammento di una lettera di Clemente di Alessandria, nel quale il famoso santo e Padre della Chiesa parlava di un insegnamento segreto di Gesù, riservato a una ristretta cerchia di discepoli, e di un «Vangelo segreto» redatto da Marco, di cui citava addirittura un brano. Questa scoperta si affianca per importanza a quelle di Qumran (i cosiddetti «rotoli del Mar Morto»), Masada (manoscritti ebraici) e Nag Hammadi (testi gnostici copti), ma ha richiesto studi assai più approfonditi che non le altre, tanto per il riconoscimento del materiale reperito, quanto per la sua interpretazione e il chiarimento del suo significato. L'opera ci conduce progressivamente dalla cronaca della scoperta della lettera al processo di autenticazione e datazione del manoscritto grazie all'aiuto di esperti in paleografia e di vari altri studiosi, alla verifica dei rapporti del Vangelo segreto con quelli canonici e, da ultimo, alla valutazione della sua importanza per la storia del cristianesimo primitivo.
Dall'esame del testo nascono nuove intuizioni, sorgono nuovi problemi, per i quali sono proposte nuove soluzioni. Vari aspetti oscuri dei primordi del cristianesimo appaiono perciò in una luce diversa, presentando nuove possibilità di interpretazione.

Morton Smith è professore di storia antica alla Università Columbia fin dal 1962. Si è laureato in filosofia classica presso l'Università Ebraica di Gerusalemme e in teologia presso l'Università di Harvard. E autore di alcuni studi di carattere storico e filologico. L'edizione da lui curata del testo greco della“ lettera di Clemente e del Vangelo segreto ha il titolo Clement of Alexandria and a Secret Gospel of Mark.