La Nascita del Tempo

Introdotti da una lunga intervista che ha il valore di una piccola autobiografia scientifica, vengono qui raccolti i testi di due recenti conferenze del premio Nobel per la chimica su un tema centrale dell'odierno dibattito scientifico, quello del tempo, tema che costituisce il nodo nevralgico dell'intera produzione di Prigogine.
Il tempo è infatti l'elemento su cui l'autore fonda la sua convinzione che la nostra epoca sia testimone di una rivoluzione scientifica la cui importanza non è inferiore a quella copernicana. «In un certo senso Einstein è diventato, contro la sua volontà - scrive Prigogine - il Darwin della fisica. Darwin ci ha insegnato che l'uomo è immerso nell'evoluzione biologica; Einstein ci ha insegnato che siamo immersi in un universo in evoluzione». A entrare in crisi è dunque il punto di vista atemporale della fisica classica che espelleva l'irreversibilità come «illusione» è come tale non passibile di investigazione scientifica. La portata dei problemi implicati in questa rottura epistemologica è enorme, e non riguarda solo la fisica ma la biologia, la chimica, L'ecologia, la cosmologia e la posizione stessa dell'uomo nell'universo.
La pubblicazione di questo libro è dunque un'occasione preziosa, per il lettore che non abbia famigliarità con il linguaggio specialistico e gli apparati matematici, per affrontare alcune delle questioni più affascinanti della scienza dei nostri giorni e che, come tali, possono essere formulate con domande di esemplare chiarezza: il tempo ha un «inizio»? Come è apparso il tempo nell'universo? Che cos'è l'irreversibilità? E, infine, qual è il futuro del nostro universo?

Ilya Prigogine è nato a Mosca nel 1917. Si è occupato in particolare dello studio dei fenomeni irreversibili, introducendo nuovi concetti come quelli di «struttura dissipativa», subdynamics o casual dynamics. Nel 1977 ha avuto il premio Nobel per la chimica. Tra le sue opere, La nuova alleanza (in collaborazione con Isabelle Stengers), Dall'essere al divenire, pubblicate entrambe da Einaudi, casa editrice per cui ha curato varie voci dell'Enciclopedia.