Il Primato della Chiesa di Roma
Documenti, riflessioni, conferme
di Guarducci Margherita
Editore: Rusconi
Informazioni: premessa dell'autrice. - pp. 184, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Stampato: 1991-04-01
Codice: 978881888024
Il primato della Chiesa di Roma rispetto alle altre Chiese cristiane è un problema secolare che fautori e oppositori hanno spesso vivamente e talvolta drammaticamente dibattuto. Innumerevoli pagine sono state scritte sull'argomento, quasi esclusivamente da teologi e da giuristi.
Con questo suo nuovo libro, Margherita Guarducci estende per la prima volta le ricerche ad altre e svariate discipline quali la filologia, la storia antica, l'archeologia, l'epigrafia, e giunge a dimostrare che anche queste discipline contribuiscono a chiarire ed a risolvere l'immane problema.
Ne risulta un quadro d'inattesa vivacità, che abbraccia oltre due millenni di storia, illuminato da certi «primati» di cristianità tuttora esistenti nella sola Chiesa di Roma e che qui per la prima volta vengono raccolti e valutati insieme: il possesso della più antica basilica cristiana (la Basilica Lateranense), del più antico ritratto di Cristo, della più antica icona di Maria, della più antica statua cristiana, e soprattutto della più antica reliquia sicuramente autentica, quella di Pietro nella Basilica Vaticana.
Esaminando col dovuto rigore scientifico il grande quadro nel suo complesso e nei suoi particolari, Margherita Guarducci mette in evidenza certe concatenazioni di eventi che, obbedendo quasi ad un arcano disegno, contribuiscono a confermare il primato della Chiesa di Roma.
L'antica universalità di Roma sopravvive tuttora nel primato spirituale della Chiesa romana, «cattolica» cioè universale. E la sopravvivenza è garantita per i secoli dall'eccezionale presenza in Vaticano degli autentici resti mortali di quell'Apostolo che Cristo stesso prescelse come suo vicario in terra.
Margherita Guarducci, fiorentina di famiglia e di nascita, si laureò nel 1924 presso l'Università di Bologna; segul poi corsi di perfezionamento a Roma, ad Atene e in Germania.
È socio nazionale dell' Accademia dei Lincei e di varie altre accademie italiane e straniere, fra cui la British Academy in Inghilterra e la Mainzer Akadernie in Germania.
La sua vasta attività scientifica si è via via concretata in molti scritti (quasi quattrocento), pubblicati in Italia e all'estero. Emergono, fra l'altro, i quattro volumi di Inscriptiones Creticae (19351950), frutto di lunghe esplorazioni epigrafiche ed archeologiche nell'isola di Creta, i quattro volumi di Epigrafia Greca (1967-1978), cui si è aggiunto poi il volume singolo Epigrafia Greca (1987). Largo interesse hanno destato anche le ricerche epigrafico-archeologiche sulla casa di Properzio ad Assisi (1979-1985) e quelle sulla falsità della celebre «Fibula Prenestina» (1980-1987).
L'attività di Margherita Guarducci in Vaticano, svoltasi dal 1952 in poi, è culminata nell'ardua decifrazione dei graffiti cristiani sotto l'altare della Confessione (1958) e nel riconoscimento delle reliquie di Pietro (1965). La sua bibliografia su argomenti petriani (circa 40 scritti) si estende dal 1952 in poi ed è riportata nel libro La tomba di san Pietro (Rusconi, 1989).
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