La Speranza Dimenticata
di Ellul Jacques
Editore: Editrice Queriniana
Prezzo: € 20,00
Informazioni: prefazione dell'autore, traduzione dal francese di Adriana Zarri. - pp. 296, Brescia
Stampato: 1975-01-01
Codice: 500000005051
Per l'uomo disperato c'è una sola parola di speranza: «La sola cosa che possiedo te la do...», dice Pietro al mendicante del tempio. Ma proprio questa parola non risuona più fra i cristiani, - che vivono in un mondo senza prospettiva, nel tempo della morte di Dio, e dell'abbandono -, perché temono di ingannare, di deludere il mendicante, di esser odiati. Il risultato è un atto di disperazione, un battersi il petto, un non offrire più ciò che invece va offerto dal cristiano.
Il cristiano deve tornare a ricevere il dono della speranza e a trasmetterlo. Il miracolo consiste nell'accorgersi che il dono che è fatto da Dio è per l'uomo, esattamente e decisamente. L'A. tenta con coraggio di fare uscire dal vicolo cieco chi «vive e parla della speranza, in modo disperato» invitandolo a credere concretamente al miracolo del dono di Dio. A questo punto si colloca l'inizio e la fine di ogni azione politica nel mondo moderno: nel tempo dell'abbandono e del silenzio di Dio, combattere per Dio e testimoniare, contro ogni incertezza, che Dio resta il Signore di tutte le realtà.
È nato nel 1912 a Bordeaux. È laico, padre di quattro figli. Ha preso parte alla resistenza in Francia e all'attività politica. Ha insegnato Diritto a Montpellier, Strasbourg, Clermont-Ferrant, ove il governo di Vichy gli revocò l'incarico di insegnare. Dopo la liberazione insegnò a Bordeaux nella facoltà di Diritto. Dal 1947. anno in cui abbandonò l'attività politica, insegna a Bordeaux all'Istituto di Studi Politici.
I suoi contributi spaziano dalla Storia, alla Sociologia e alla Teologia. Fra essi ricordiamo: Histoire de la Propaganda, .P.U.F. Paris 1966; Le Vouloir et le Faire, Labor et fides, Paris 1974; L'Apocalypse: Architecture en mouvement, Desclée, Paris 1975.
Il volume è disponibile in copia unica