La Scienza Contro l'Uomo
di Autori vari
Editore: Etas Kompass
Prezzo: € 22,00
Informazioni: prefazione all'edizione italiana di Pietro Omodeo, prefazione all'edizione inglese e cura di Steven Rose, introduzione di Lord Ritchie-Calder, note editoriali di E.H.S. Burhop, traduzione dall'inglese di Elsa Bazzano e Giuseppe Ghersini. - pp. XXV-194, Milano
Stampato: 1970-05-01
Codice: 500000004227
A Steven Rose si deve, in larga misura, la recente nascita della Società Britannica per la Responsabilità Sociale della Scienza.
È, coerentemente, questo volume, di particolare cruda attualità in tempi in cui si perpetua e si estende il conflitto che ha martoriato il Vietnam dove agenti chimici e biologici sono serviti per devastare raccolti, seminare indigenza e malattie, uccidere popolazioni civili.
Si tratta, quindi, di una testimonianza drammatica sulla degradazione di una scienza e di una medicina non più devote all'uomo ma rivolte a produrne sofferenza e morte.
Si tratta, ancora, di un severo ammonimento a quanti, nel chiuso dei laboratori, credono di potersi assolvere separando le responsabilità di una ricerca "neutrale" da quelle di chi ne usa i risultati per opprimere e per distruggere.
Libri come questo, chiamando la scienza di fronte al giudizio della società, possono aiutarla a ritrovare - con la propria coscienza - un volto nel quale l'uomo torni a riconoscersi ed i giovani a guardare con rinnovata fiducia.
La Collana
Quando un uomo è malato è malata una famiglia: quando una famiglia è malata e malata la società. Perché la salute è un bene collettivo e indivisibile: come la pace.
La malattia non è, dunque, un “fatto personale” del malato, più di quanto la medicina non lo sia del medico.
Alla società, invece, competono la tutela e la promozione della salute, individuale e collettiva, affermata come valore positivo e diritto inalienabile.
A questa società occorre una medicina che si impegni alla ricerca ed alla rimozione di tutte le cause di sofferenza, dovunque esse siano riconoscibili. Non soltanto nel germe e nel gene, cioè nell'ambiente naturale e nell'ereditarietà intesi come fattori estrinseci al sistema produttivo e competitivo, ma anche nella stretta di questo che spegne nell'uomo la libertà di essere sano e nella medicina la possibilità di essere libera e liberatrice.
È giusto, quindi, che problemi quali: la tutela della salute, la prevenzione della malattia, la riforma dell'assistenza medica, l'eliminazione di tutte le cause che possano offendere la salute dell'uomo - anche non direttamente legate all'assistenza sanitaria com'è intesa in senso generale - siano ormai assunti come temi fondamentali del dibattito politico.
Darne i termini politici alla società sanitaria, quelli sanitari alla società politica, gli uni e gli altri alla società civile è l'obbiettivo di studio e di ricerca di questa collana.
Il volume è disponibile in copia unica