Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Dell’Intelletto Comune Sano e Malato

Dell’Intelletto Comune Sano e Malato

Autore/i: Rosenzweig Franz

Editore: Luigi Reverdito Editore

con contributi di Gianfranco Bonola e Nahum Norbert Glatzer, traduzione di Gianfranco Bonola.

pp. 208, 1 ill. b/n, Gardolo di Trento

Terminato nell’agosto 1921 e pubblicato postumo, Dell’Intelletto Comune Sano e Malato è un testo essenziale per una migliore comprensione dell’opera fondamentale di Franz Rosenzweig, La Stella della Redenzione.
Dell’intelletto è l’ultimo lavoro consistente approntato dal pensatore tedesco prima della malattia: oltre a rappresentare un tentativo di esposizione in forma semplificata della tesi fondamentale di Stella della Redenzione, al contempo costituisce una parte della biografia di Rosenzweig.
Il seguace del vecchio sistema filosofico speculativo e legato ai concetti viene trattato qui come un paziente afflitto da paralisi e bisognoso di assistenza, che viene risanato dal «Nuovo Pensiero». In Dell’intelletto Rosenzweig prende posizione contro l’idealismo tedesco che riconduce il mondo all’io percipiente. In contrasto con l’idealismo, per Rosenzweig le leggi del pensiero non si identificano con le leggi della realtà. Il pensante non è un essere astratto. L’atto del pensiero, il pensare, non riguarda solamente il suo spirito, ma possiede anche una connessione esistenziale. Rosenzweig insegna all’uomo a partecipare al dialogo con gli altri elementi di cui la realtà è costituita giacché la lingua per lui è un ponte fra Mondo, Dio e no.
Il volume è arricchito da due saggi, uno di Nahum Norbert Glatzer, l’altro di Gianfranco Bonola.

Franz Rosenzweig, nato a Kassel da una famiglia di ebrei assimilati, compie studi di storia a Berlino e Friburgo sotto la guida di F. Meinecke. Nel 1913, dopo esser stato vicino alla conversione al cristianesimo, decide di rimanere ebreo ed entra in contatto con H. Cohen, allora impegnato in una originale rimeditazione dell’ebraismo.
Al fronte, dal 1916, matura la sua maggiore opera teorica, La Stella della Redenzione, che uscirà nel 1921, di poco successiva alla pubblicazione di Hegel e lo Stato, la tesi di dottorato divenuta ben presto un classico dell’interpretazione dell’Hegel politico.
Rifiutando la carriera accademica, fonda e dirige un istituto superiore di studi giudaici: il Freies jüdisches Lehrhaus di Francoforte. Colpito da una malattia inguaribile e progressivamente immobilizzato ma intellettualmente lucido, intraprende con l’amico Martin Buber una nuova traduzione tedesca della Bibbia ebraica e scrive ancora numerosi saggi prima di spegnersi nel 1929.
Tradotti in lingua italiana sono Hegel e lo Stato (Bologna, 1976), Il Nuovo Pensiero (Venezia, 1983), e La Stella della Redenzione (Casale Monferrato, 1985).

Vai alla scheda libro e aggiungi al carrello Modalità di acquisto

Argomenti: Filosofia, Intelletto, Pensiero,

Commenti

Comments are closed.