Dedalo o la Scienza e il Futuro. Icaro o il Futuro della Scienza
Autore/i: Haldane John B. S.; Russell Bertrand
Editore: Bollati Boringhieri Editore
prima edizione, introduzione e cura di Michela Nacci, traduzione di Valeria Camporesi.
pp. 68, Torino
Costretto a fuggire da Creta assieme al figlio Icaro, Dedalo costruì per entrambi delle ali, saldando le penne con la cera. Inebriato dalla velocità, Icaro volò verso il Sole: il calore sciolse la cera e il giovane precipitò nel mare annegandovi. Nel Seicento Bacone offrì di questo mito-ammonimento un’interpretazione famosa: Dedalo è il prototipo dello scienziato moderno, dell’inventore di ordigni pericolosi e incontrollabili. Il libro unisce due pamphlet pubblicati a Londra nel 1924: gli autori vi discutono del ruolo della scienza nel mondo moderno, della sua distruttività e dei pericoli che essa comporta per la civiltà e per le libertà dell’individuo.
Ottimista il genetista Haldane, pessimista Russell, il filosofo: le loro voci – paradigmatiche di ogni riflessione su scienza e società – sono le prime di un dibattito che non si è ancora chiuso. Perfezione o barbarie: la scelta è nelle mani dello scienziato? L’orgoglio dello scienziato parteggia per Dedalo; scegliendo Icaro, Russell obietta che la scienza avrebbe benefici effetti solo se l’uomo fosse un essere razionale.
John B. S. Haldane (1892-1964) tenne la cattedra di biochimica a Cambridge. Illustre genetista e personaggio di spicco degli ambienti più progressisti, fu un difensore dell’evoluzionismo.
Bertrand Russell (1872-1970), logico e filosofo della scienza, fu insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1950.
Argomenti: Antica Grecia, Antichità, Mitologia, Scienza, Scienze Antiche,