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Cristoforo Colombo l’Ultimo dei Templari – La Storia Tradita e i Veri Retroscena della Scoperta dell’America

Cristoforo Colombo l’Ultimo dei Templari – La Storia Tradita e i Veri Retroscena della Scoperta dell’America

Autore/i: Marino Ruggero

Editore: Sperling & Kupfer Editori

premessa dell’autore.

pp. XIII-346, numerose tavole a colori f.t., Milano

Una data, un nome, un enigma: 12 ottobre del 1492. È lo spartiacque che contraddistingue la nascita dell’era moderna. Grazie a un navigatore del mistero. Da 500 anni, su questa data, sul nome e sul personaggio Cristoforo Colombo, viene raccontata la stessa storia: lo scopritore, dopo aver compiuto quattro viaggi nelle Americhe, morì nel 1506 senza avere mai compreso dove fosse sbarcato. Era convinto che quei territori facessero parte dell’Asia. Ma i fatti non andarono così. La storia fu cambiata. È giunto il tempo di rovesciarla come un’antica clessidra… lo strumento che segnava il tempo per gli uomini di mare. Perché, come scrive Colombo, «la verità trionfa sempre» e «io non resti confuso in eterno».

Chi era Cristoforo Colombo? Un marinaio premiato al di là dei suoi meriti? O qualcosa di più, molto di più? Perché si firmava Christo Ferens, colui che porta a Cristo? Sulla base di una nuova interpretazione di antiche carte e documenti, l’autore rivisita le vicende del “navigatore dei due mondi” e della “scoperta” dell’America. Quanto si sostiene in questo libro non è mai stato affermato in cinque secoli di scritti colombiani: complotto secolare, thriller storico-politico-teologico, sottofondo alchemico-esoterico, sorprendenti parentele, eredità templari e cavalleresche. Per un sogno di pace universale fra cristiani, musulmani ed ebrei e una Chiesa da rifondare. Sullo sfondo, «mappe impossibili», spedizioni e sbarchi precedenti al 1492 fra realtà e leggenda, attese millenaristiche, personaggi come Marco Polo, Pico della Mirandola, Paolo Dal Pozzo Toscanelli. Partendo dalla caduta di Costantinopoli, dal confronto Oriente-Occidente, dall’inquietante somiglianza fra Colombo (definito nepos) e Innocenzo VIII (il papa fatto sparire dal successore spagnolo Rodrigo Borgia), da una lapide in San Pietro, dai fondi per la partenza, dalle lotte e dai segreti del Vaticano scopriremo che l’esploratore sapeva dove sarebbe giunto: un mondo nuovo, non l’Asia. Non fu il primo ad approdarvi: un antico codice alessandrino, nella biblioteca di Innocenzo VIII, dava già le giuste coordinate. Come conferma il turco Piri Reis, che avanza anche una «pre-scoperta» da parte di Colombo. Certamente Colombo fu il definitivo: l’umanità è cambiata solo in seguito ai suoi quattro viaggi. La storia fu poi stravolta, la Spagna poté impadronirsi dell’Eldorado e la ragione di stato, nel tempo, prevalse. Avvalendosi di apparati iconografici, di libri e pubblicazioni anche straniere, questo saggio rivoluzionario, appassionante come un romanzo, rivisita a 360 gradi la vicenda della «scoperta dell’America», proponendone una lettura nuova, ricca di fascino e di mistero.

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Premessa
Carità, verità, giustizia

  1. La caduta di Costantinopoli
  2. La matrice di Genova e Padova
  3. Colombo, il figlio di Innocenzo VIII
  4. Un’epigrafe in San Pietro
  5. Dalle streghe a Pico della Mirandola
  6. Santa Croce e la lancia di Longino
  7. Vaticano, Campidoglio, Quirinale
  8. Monaci, cavalieri e vichinghi
  9. Marco Polo e l’America-Cipango
  10. La mappa dell’infedele Piri Reis
  11. Il trucco delle tre carte
  12. L’esoterica firma di Colombo

Note
Ringraziamenti

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