Costantinopoli
Splendore e declino della capitale dell’impero ottomano 1453 – 1924
Autore/i: Mansel Philip
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Carla Lazzari.
pp. 510, nn. tavv. b/n f.t., Milano
Siamo abituati a pensare a Costantinopoli come alla nuova Roma definita così da Costantino quando ne fece la capitale di un Impero d’Oriente che trovava legittimità in Occidente. La sua caduta a opera degli Ottomani nel 1453 segna per noi la fine di un regno e il tramonto d’un epoca. Ma in una prospettiva diversa quella caduta è un’aurora. Con l’ingresso trionfale su un cavallo bianco, di Mehemed II il Conquistatore, Costantinopoli diventa il cuore pulsante di un nuovo impero, tanto temuto quanto misterioso. Questo libro ci rivela la sua storia fatta di guerre cruente, di schiavitù, di corruzione, ma anche di pace operosa, di tolleranza, di grandezza. Per l’intera durata dell’impero ottomano, a Costantinopoli l’Islam convive con l’ortodossia cristiana; gli ebrei della diaspora godono di una libertà di movimento altrove negata; le navi del Mediterraneo portano, con le merci e la peste, artisti e idee; la magnificenza del Topkapi nasconde la crudeltà della giustizia; l’ospitalità raffinata seduce gli ambasciatori d’Europa; le donne dell’harem esercitano il loro dominio occulto.
Sequenze avvincenti sono riservate, con magistrale regia narrativa, alle famiglie potenti e ai loro inestricabili viluppi di ambizioni e di intrighi. Sullo sfondo, quella coesistenza tumultuosa di etnie e di civiltà che nel corso dei secoli si incrina fino alle rivolte delle minoranze dell’Ottocento, con eroismi e massacri di cui conosciamo gli echi e dei quali ci viene restituita la cronaca. Suggello antieroico di un impero militare durato cinque secoli è la fuga nel 1924, sull’Orient Express, dell’ultimo califfo.
Ma l’opera preserva soprattutto la fascinazione di una città che, con il suo ponte sul Bosforo, ha irradiato il miraggio di una fusione impossibile tra Europa e Asia e che ancora oggi è il “luogo” smagliante e torbido di quel desiderio. A tale desiderio, alla sua storia e alla sua attualità è dedicato questo libro.
Argomenti: Medio Oriente, Storia,