Confucio nel Computer
Memoria accidentale del futuro
Autore/i: Colombo Furio
Editore: Rizzoli
pp. 360, Milano
La repubblica elettronica ha grandi finestre, territori sconfinati, osserva con occhi virtuali una realtà che cambia continuamente secondo il software del momento.
Questo libro è un thriller con un finale a sorpresa. E una inchiesta intorno a qualcosa che avrà un ruolo capitale nel nostro futuro: il cyberspazio, la Rete, Internet, la vita «dentro» il computer, le autostrade elettroniche, la realtà virtuale. Che cosa vogliono i seguaci della nuova civiltà digitale e perché parlano con toni appassionati di un nuovo stato dell’esistenza? Perché si propongono come i profeti di una fase nuova della storia, della politica, dell’economia, riferendosi continuamente, in modo quasi martellante, alla nostra vita interiore, e quindi all’anima?
Furio Colombo lascia la sponda sicura della riflessione logica (il computer è una macchina nuova, intelligente, potente, utile) per addentrarsi nel territorio della Rete: il cyberspazio, secondo la felice definizione dello scrittore di fantascienza William Gibson.
Lo fa partendo da una constatazione al tempo stesso elementare e allarmante: questa è la prima macchina della civiltà industriale che interferisce con la nostra mente, un fatto poco notato di cui non conosciamo le conseguenze.
Furio Colombo dice di essersi accorto che non tutto – nella Rete, in Internet, in questo mondo «reale» e «virtuale» – è disinteressato, è soltanto pura ed esaltante avventura. Qualcuno senza volto entra con noi «dentro» la macchina, ci segue, ci accompagna, ci spia, ci facilita, forse ci dirige. Si tratta di un gioco? E pura immaginazione? E una nuova forma di governo?
Da queste domande, che interessano direttamente il nostro futuro e , quello dei nostri figli, ha inizio un viaggio ricco di sorprese, di colpi di scena, con alcune risposte. Non tutte piacerebbero a Nicholas Negroponte, ad Alvin Toffler e agli altri ispirati predicatori «dell’essere digitali».
Come saranno la vita, le scelte, il destino del mondo digitale dei bits, che non e fisico però è reale, lungo percorsi labirintici popolati da apparizioni improvvise, nelle chat rooms piene di promesse e piene di rischi?
È la narrazione inquietante di eventi nuovi, non ancora esplorati. Il nuovo, ammonisce il libro, non sempre e il meglio, però è inevitabile.
Non possiamo più ritirarci da questa avventura. Dunque, meglio saperne di più.
Furio Colombo scrittore e giornalista, insegna alla Columbia UniVersity (Italian Studies), è editorialista del quotidiano «la Repubblica» e del settimanale «L’Espresso»; è il direttore responsabile de «La rivista dei libri». Fra i suoi libri più noti God in America (Columbia University Press 1984); Cosa farò da grande? (Mondadori 1987); Carriera vale una vita?
(Rizzoli 1989); I l Terzo Dopoguerra (Rizzoli 1990); Gli altri – Che farne (Rizzoli 1994); Ultime notizie sul giornalismo (Laterza 1995). Con Elie Wiesel, Umberto Eco e altri è autore di Droit de la personne et raison d’Etat (Grasset 1995).
Argomenti: Libri vari,