Compendio di Teologia ad Uso degli Angeli
Autore/i: Maulpoix Jean-Michel
Editore: Il Melangolo
traduzione di Aurelio Valesi.
pp. 56, Genova
«Dio è morto»: la nota sentenza di Nietzsche-Zaratustra è diventata un luogo comune, il dogma non confessato della nostra vita e della nostra cultura. E ciononostante i simulacri di dio, della sua corte di angeli e di santi, sono sopravvissuti alla sua morte, al suo silenzio. A questo mondo umbratile, perennemente in bilico fra la vita e la morte, sono rivolte le “pie intemperanze” di Maulpoix, scritte in un linguaggio che oscilla fra i modelli antichi della poesia liturgica e dei trattati di dogmatica quale si addice a un pubblico di ombre, quelle che accompagnano l’uomo dalla nascita alla tomba. Ombre cui l’uomo sembra non prestare più attenzione e cui tuttavia si rivolge ancora nei momenti cruciali del suo accidentato cammino, se è vero che la morte di dio, anziché risolvere l’enigma della sua presenza nel mondo, lo ha reso ancor più misterioso e oscuro.
Argomenti: Angeli, Cristianesimo, Iconografia, Sacro, Teologia Cristiana,