Colori Proibiti
Titolo originale: Kinjiki
Autore/i: Mishima Yukio
Editore: Istituto Geografico De Agostini
prefazione di Gian Carlo Calza, traduzione dal giapponese di Lydia Origlia, in copertina: Tanaka Ikkō, manifesto per Histoire du soldat di Stravinskji.
pp. IX-438, Novara
La bellezza diventa rivolta nel romanzo più violento e provocatorio dello scrittore giapponese, disincantato antieroe d’una civiltà al crepuscolo. Yuichi, il protagonista, è un giovane Dioniso capace di scatenare passioni. Quando avremo trasformato gli istinti e gli impulsi carnali in una completa esperienza simbolico-fisica – sembra dirci Mishima – solo allora potremo finalmente raggiungere I’intera verità su noi stessi.
Colori proibiti ruota attorno al tema della Bellezza, che diventa perfetta forma di conoscenza.
Shunsuke è uno scrittore ultrasessantenne giunto ai vertici della fama, ossessionato dalla propria bruttezza, che ha finito per trasformarsi anche in pavidità morale. L’ultima delle sue giovani amanti lo abbandona per seguire Yuichi, un ragazzo che Shunsuke avvicina durante una gita al mare. È bellissimo, e l’incontro con colui che egli avrebbe voluto essere sconvolge lo scrittore. Di qui si sviluppa l’intreccio, coinvolgendo a un tempo vicende personali e destini collettivi. La Bellezza infrange il cerchio perverso della decadenza, divide, afferma, si fa rivolta. È forse questo il “colore proibito” (proibito dalla società, dal potere, dal mondo desacralizzato) al quale il titolo allude? “Proibiti” sono anche gli amori che Yuichi vive e accende.
Il romanzo, in parte autobiografico, è tra i più maturi dello scrittore; in esso Si ritrovano i temi centrali della sua opera: una critica aspra al Giappone moderno che ha rifiutato le tradizioni, la contestazione del produttivismo come corruzione, una virile forma di disinganno.
Yuichi è un giovane Dioniso, «la sua bellezza – si legge – risplende sulle rovine della personalità»; nel delirio e nello scatenamento, non in una psicologia intellettuale, ci si avvicina al volto del Vero, nel suo splendore terribile. Quando avremo trasformato gli istinti e gli impulsi carnali in una completa esperienza simbolico-fisica – sembra dirci Mishima – solo allora potremo finalmente raggiungere l’intera verità su noi stessi.
Yukio Mishima è nato a Tokyo nel 1925. Per la profondità dello scavo psicologico, per la scabrosa lacerazione che egli mette in luce nei suoi personaggi, è considerato uno dei massimi scrittori contemporanei e tra i maggiori drammaturghi del suo Paese. La sua opera, che abbraccia poesia e narrativa, teatro e critica, gli ha meritato per ben tre volte la candidatura al Nobel. Fondatore della “Società dello scudo”, che si rifaceva all’etica tradizionale dei samurai, Mishima – terminato l’ultimo romanzo del ciclo Il mare della fertilità – si è tolto la vita il 25 novembre 1970, secondo il rituale del seppuku, alla ricerca di quella “nobiltà nella caduta” che fa di lui l’ultimo disincantato antieroe d’una civiltà al crepuscolo, il Giappone che, abbandonati i propri modelli, ha scelto la via americana all’occidentalizzazione. Dei suoi numerosissimi romanzi sono stati finora pubblicati in Italia: Confessioni di una maschera, La voce delle onde, Il padiglione d’oro, Il sapore della gloria, Dopo il banchetto, Sole e acciaio, Neve di primavera, Lo specchio degli inganni.
Prefazione
- I. L’inizio
- II. Il contratto dello specchio
- III. Il matrimonio di un figlio affettuoso
- IV. Effetto d’incendio lontano, scorto una sera
- V. Il principio della salvezza
- VI. Impotenza di donne
- VII. l’entrata in scena
- VIII. La giungla dei sensi
- IX. La gelosia
- X. Casualità falsa e casualità vera
- XI. Riso e tè quotidiani
- XII. Gay party
- XIII. Amicizia intima
- XIV. L’emancipazione
- XV. Una domenica in cui non si sa che fare
- XVI. Sequenze di viaggio
- XVII. A proprio piacimento
- XVIII. La disgrazia di uno spettatore
- XIX. Il proprio complice
- XX. Le disgrazie della moglie sono le disgrazie del marito
- XXI. Il vecchio Chuta
- XXII: Il seduttore
- XXIII. I giorni maturano
- XXIV. La conversazione
- XXV. Il cambiamento
- XXVI. L’arrivo dell’estate e il risveglio alla sobrietà
- XXVII. Intermezzo musicale
- XXVIII. Un fulmine a ciel sereno
- XXIX. Deus ex machina
- XXX. Un amore coraggioso
- XXXI. Problemi spirituali ed economici
- XXXII. “La teoria di Shunsuke Hinoki” scritta dallo stesso
- XXXIII. Epilogo
Argomenti: Letteratura, Letteratura Giapponese, Romanzo,