Colloqui con Hitler
Le confidenze esoteriche del Führer e i suoi piani per la conquista del mondo
Autore/i: Rauschning Hermann
Editore: Tre Editori
traduzione dall’originale di Anna Maria Baiocco.
pp. 276, Roma
Le confidenze segrete di Hitler ad uno dei suoi più stretti collaboratori, pubblicate per la prima volta in Italia nella versione originale e integrale dal tedesco.
Opera sconvolgente e profetica, Colloqui con Hitler è il primo e il più tremendo atto di accusa contro il nazismo, ma anche un tentativo di interpretazione del personaggio Hitler. Hermann Rauschning, l’allora capo del governo di Danzica, ci rivela un Führer demoniaco e visionario che annuncia l’avvento dell’Anticristo e prefigura la tragedia della Germania e dell’Europa.
Pensiero esoterico, dottrina segreta e disegni di potenza si fondono per tracciare il ritratto di un dittatore pronto ad impadronirsi del mondo con la violenza e la magia.
Queste confidenze “esoteriche” di Adolf Hitler sono forse l’opera più citata sul dittatore tedesco, ma anche una delle più sconosciute.
Presente in tutte le bibliografie sul nazionalsocialismo, Colloqui con Hitler è ormai introvabile in Italia dove peraltro non è mai stata pubblicata nella versione integrale dall’originale tedesco, quella che adesso vi presentiamo.
Grazie all’osservatorio privilegiato di cui godeva Rauschning ma anche per la forza della cronaca quasi in diretta, Colloqui offre un ritratto unico di Hitler, al tempo stesso terribile e complesso: spietato teorico dell’Olocausto, demoniaco, crudele, amorale, sovversivo, violento. Ma anche “superiore a tutti coloro che lo circondavano” quanto ad analisi e capacità politiche, straordinario ammaliatore di persone e di folle, grande visionario. Non basta cioè, suggerisce l’Autore definirlo un “pazzo” per liberarsi dell’incantesimo che stregò una generazione di tedeschi; bisogna invece esorcizzarlo e per farlo è importante vederlo qual era: nei suoi aspetti diabolici e patologici così come in quelli più normali e contraddittori di piccolo borghese e rivoluzionario, di abile politicante e di personalità in preda a fervori quasi mistici.
“È inutile farsi scherno di Hitler – avverte Rauschning – egli è certamente qualcosa come un grande sciamano”. E il pericolo più grave non è forse l’uomo ma che questi si trasformi in un mito del futuro.
E questo libro, forse il più tremendo atto di accusa contro il nazismo ma anche un tentativo di interpretazione, e strumento importante per una nuova generazione in un momento storico di grandi incertezze.
Hermann Rauschning (1887-1982) fu membro del partito nazionalsocialista e capo del governo della Città Libera di Danzica nel 1933-34.
Stretto collaboratore e confidente di Hitler, ruppe presto col nazismo per riparare prima in Inghilterra e quindi negli Stati Uniti dove nel 1946 ottenne la cittadinanza americana.
È morto a Portland, Oregon, all’età di 95 anni.
Proibito nei paesi dell’Asse, Colloqui con Hitler venne pubblicato per la prima volta in Francia nel 1939 e subito dopo nell’originale tedesco dalla Europa Verlag di Zurigo.
Venne stampato clandestinamente in Italia, nella traduzione dal francese, nel 1944.
Rauschning è autore di La Rivoluzione del Nichilismo, un tentativo di interpretazione politica e filosofica del nazismo.
Argomenti: Esoterismo, Nazismo, Occultismo, Storia,