Chymica Vannus – Dell’Alchimia o La Scienza Sognata
Questo testo è stato pubblicato in occasione della mostra «Chymica Vannus: dell’Alchimia o la scienza sognata» presso la Biblioteca Classese di Ravenna, nel 1986.
Autore/i: Autori vari
Editore: Longo Editore
a cura di Donatino Domini, con un saggio introduttivo di Jacques van Lennep, edizione particolare per EniChem.
pp. 132, nn. illustrazione a colori e b/n, Ravenna
L’Alchimia è il «crivello chimico» (Chymica Vannus), desiderio ed empiria, contaminazione di reale ed immaginario, «scienza» che interpreta i fenomeni materiali della natura e animismo che li accompagna.
Un unico mondo fatto di «realtà» e di «favola», la cui compattezza e ricchezza concettuale doveva segnare con la sua impronta una lunga stagione della cultura europea.
Il testo introduttivo e le immagini intendono fornire una vasta panoramica sul fonti storiche ed iconografiche che segnano, dal XV al XVIII secolo, il rapporto tra tecnologia, ossia l’invenzione di alambicchi, forni, e atanor e l’ideologia che, pur avendo una impostazione esoterica, persegue, negli accostamenti combinazioni di «simili», fini di ricerca naturale.
Le scienze fisico-chimiche dai secoli anteriori a quello che ci precede sono tutte legate ad una concezione dell’uomo parte del cosmo e, in certo modo, isolato nella propria ricerca e scoperta delle verità scientifiche.
Il passaggio dall’umanesimo alla scienza è uno dei momenti più difficili della cultura europea.
Va ripercorso, tuttavia, perchè il salto di qualità di quell’epoca è in parte di nuovo da riproporsi nel mondo attuale, dove si ha una sorta di sorpasso fra lo scienziato è l’umanista, Riproporre un tema ampio di confronto aiuta non soltanto a riconoscere la funzione della scienza in questo periodo, ma anche a sciogliere alcune riserve sulla necessita di dare sempre più ampio spazio alla ricerca, purchè sia chiara la funzione che la ricerca svolge nel periodo attuale, dove non vi è più ricerca singola, ma di gruppo.
La svolta dell’uomo, che è passato da alchimista solitario a ricercatore per la società tutta, determina la presenza della statualità in tutti i settori della ricerca scientifica, non soltanto per i grandi mezzi di impiego economici destinati ad essa, ma per il ruolo pubblico che la ricerca svolge.
Con questa mostra ci si propone di illustrare il passaggio dall’ALCHIMIA, segreta ed esoterica, alla CHIMICA moderna. Può essere cioè la storia della trasformazione della materia nei secoli, Il mito alchemico, la sperimentazione fino alla ricerca scientifica del nostro secolo, e la strada obbligata che ha percorso l’uomo dal tentativo eterno di raggiungere la perfezione, sia sul piano spirituale (scienza alchemica), che su quello materiale, del benessere, della comodità del vivere moderno, della lotta alla fame e alle malattie (scienza chimica moderna).
Tutto ciò tenta di esprimere la Mostra di Ravenna. Ed ENICHHEM, il grande gruppo della chimica pubblica, fa parte integrante di questa realtà.
Come industria chimica italiana, affonda le sue radici nella storia dei grandi alchimisti, ma come gruppo internazionale, operante in tutti i paesi del mondo, Enichem Oggi «guarda avanti», per costruire all’uomo un futuro migliore.
Dall’alchimia alla chimica
Alchimia. Scienza, scienza immaginaria
e immaginario scientifico
di Jacques van Lennep
Le immagini
di Donatino Domini
Opere esposte
Argomenti: Alchimia, Occultismo, Scienza Alchemica, Scienze Esoteriche,