«Che t’Importa di ciò che Dice la Gente?»
Altre avventure di uno scienziato curioso
Autore/i: Feynman Richard P.
Editore: Zanichelli Editore
prima edizione, raccolte da Ralph Leighton con una sua prefazione, traduzione di Sylvie Coyaud.
pp. 240, nn. foto e ill. b/n, Bologna
«Prima che nascessi, mio padre disse a mia madre: “Se è un maschio, sarà uno scienziato”».
E scienziato lo divenne davvero Richard Feynman, uno dei maggiori fisici del nostro secolo e vincitore del Nobel. Come i lettori di «Sta scherzando, Mr. Feynman!» già sanno, Feynman è stato il contrario dello scienziato accademico distaccato dal mondo. Fu invece uomo d’insaziabile curiosità e sempre disponibile a qualsiasi «deviazione» dal percorso già tracciato.
A una ricchezza di vita che ha dell’incredibile in Feynman si unisce, per nostra fortuna, una meravigliosa capacità di narrarla.
Feynman morì il 15 febbraio 1988 dopo una lunga lotta contro il cancro. Nel corso del suo ultimo anno di vita preparò, insieme all’amico Ralph Leighton, il manoscritto di questo libro che può quindi venir considerato un pó il suo testamento spirituale.
Due figure emergono su tutte le altre: quella della prima moglie Arlene, morta giovanissima, e quella del padre, che, dice Feynman, gli insegnò a pensare.
La seconda parte del libro è dedicata al racconto dell’indagine seguita all’esplosione del Challenger nel gennaio 1986. In queste pagine si mostra tutto ciò che precedette e seguì il clamoroso colpo di scena televisivo dell’esperimento con cui Feynman mise sotto accusa i sistemi di controllo della NASA.
Arriviamo così a scoprire attraverso gli occhi di un grande scienziato la confusione e i fraintendimenti che hanno portato la NASA a scrivere una delle pagine più tristi dell’esplorazione umana del cosmo.
Attraverso le parole di Feynman possiamo rivivere il momento in cui la causa del disastro venne rivelata al mondo intero con un semplicissimo, elegante esperimento: un pezzo di gomma tuffato in un bicchiere di acqua ghiacciata.
«”La pubblicazione di “Sta scherzando, Mr. Feynman!” ci costringe ad alcune spiegazioni preliminari.
Primo: il protagonista è quello del libro precedente, ma le ’avventure di uno scienziato curioso’ sono diverse: alcune sono allegre, altre tragiche, è certo però che per la maggior parte del tempo Mr. Feynman NON sta scherzando -anche se spesso è difficile a dirsi.
Secondo: i racconti di questo libro non si collegano l’uno all’altro come in “Sta scherzando…” dov’erano articolati cronologicamente per fornire una parvenza di ordine. (E alcuni lettori si fecero perciò l’idea, sbagliata, che si trattasse di un’autobiografia). Quanto a me, ho una motivazione semplice: da quando ho sentito per la prima volta i racconti di Feynman, ho avuto voglia di condividerli con altri.
Infine, la maggior parte di queste storie non mi sono state raccontate mentre suonavamo insieme la batteria. È andata invece così.
La prima parte, “Uno scienziato curioso”, inizia col descrivere l’influenza delle persone che più hanno contribuito a formare la personalità di Feynman – suo padre, Mel, e il suo primo amore, Arlene. Il racconto iniziale è tratto da “Il piacere di scoprire le cose”, un programma della BBC prodotto da Christopher Sykes. La storia di Arlene, da cui è preso il titolo del libro, per Feynman è stata dolorosa da raccontare. L’ho messa insieme in dieci anni, da sei brani diversi. Una volta terminata, a Feynman piacque molto. Era felice di condividerla con altri.
Le altre avventure feynmaniane della prima parte, anche se di tono più allegro, sono state incluse perché non ci sarà mai un secondo volume di “Sta scherzando…”. Feynman era particolarmente fiero di “È semplice come contare fino a… “, e ogni tanto pensava di trasformarlo in un vero e proprio articolo di psicologia. Le lettere dell’ultimo capitolo sono state gentilmente fornite da Gweneth Feynman, Freeman Dyson e Henry Bethe.
La seconda parte, “Mr. Feynman va a Washington”, è purtroppo l’ultima grande avventura di Feynman. È più lunga del solito, perché rimane di grande attualità (versioni più brevi sono state pubblicate su «Engineering and Science» e su «Physics Today», e sono state riprese da riviste specializzate in molti paesi). Non è stata pubblicata prima perché, dopo aver fatto parte della Commissione Rogers, Feynman venne sottoposto a una terza e a una quarta operazione, oltre ai raggi, all’ipertermia e ad altre terapie.
La battaglia di Feynman contro il cancro durò più di un decennio, e si concluse il 15 febbraio 1988, due settimane dopo l’ultima lezione al Caltech. Ho voluto aggiungere uno dei suoi discorsi più eloquenti e stimolanti, “Il valore della scienza”, come epilogo.”» (Dalla prefazione di Ralph Leighton)
Richard Philipp Feynman nasce l’11 maggio 1918 a Far Rockaway, vicino a New York.
Compie i suoi studi dapprima al MIT (Massachusetts Institute of Technology) e poi a Princeton. Dal 1943 al 1946 collabora al Progetto Manhattan a Los Alamos.
Nel 1946 va ad insegnare a Cornell, dove rimane fino al 1951. Nello stesso anno si trasferisce al Caltech (California Institute of Technology).
Dopo una decennale lotta contro il cancro si spegne il 15 febbraio 1988 a Los Angeles.
Nel 1965 è stato insignito del premio Nobel per la fisica a riconoscimento dei suoi contributi nel campo dell’elettrodinamica quantistica.
Di fondamentale importanza anche le ricerche da lui condotte nel campo dell’interazione debole insieme a Murray Cell-Man.
Ralph Leighton, musicista amico di Feynman, vive e lavora a Pasadena, California.