Carlomagno – Un Padre della Patria Europea
Autore/i: Cardini Franco
Editore: Rusconi
introduzione dell’autore.
pp. 192, Milano
Chi fu davvero Carlomagno?
Il re dei franchi uscito da um giovane dinastia di avventurieri che raccolse e fece fruttare la complessa eredità del suo casato? Un “cavaliere di ferro” fortunosamente asceso fino a un ambiguo trono imperiale, inventato apposta per lui? Un capo barbaro abbastanza megalomane (e/o lungimirante) da osar trattare da pari a pari con gli imperatori bizantini e con i califfi di Baghdad? Un geniale riformatore politico, fondatore di un nuovo ordine istituzionale e giuridico?
Un semianalfabeta innamorato della cultura e del sapere? Un cinico e violento padre-padrone della sua famiglia e del suo regno, l’eredità del quale poco gli sopravvisse? O uno statista geniale, fondatore d’una nuova realtà – l’Europa moderna – che negli anni del suo regno vide una lunga, laboriosa gestazione?
Carlo ha riempito di sé la storia, la leggenda, il mito, eppure non tutto pare sia stato detto. Franco Cardini, in queste pagine, traccia dell’imperatore franco una biografia fortemente radicata nei fatti. Eccellente guerriero e abile politico, Carlo proietta la sua ombra fino ai nostri giorni. Già ai contemporanei, che gli tributarono l’appellativo di magnus, egli apparve come il degno capo della società occidentale, romano-germanica e cristiana. La sua figura e il suo tempo, infatti, stanno in un certo senso proprio sulla soglia di quel Medioevo dal quale l’Europa e la coscienza europea hanno finito a poco a poco con l’emergere.
Se il secolo XXI sarà quello della trasformazione della Comunità in Unione, dovremo tornare a riflettere sul personaggio secondo una dimensione nuova, anche critica, per salutare in lui – oltre gli equivoci e le celebrazioni retoriche – un padre della patria.
Franco Cardini insegna storia medievale all’Università di Firenze e ha insegnato in alcuni grandi atenei d’Europa, d’America e d’Asia. Fra i suoi libri, Alle radici della cavalleria medievale (1981) e Quell’amica festa crudele (1985). È attualmente membro del Consiglio d’amministrazione di Cinecittà Holding e del Comitato scientifico del Salone del Libro di Torino. Presiede le Associazioni culturali “Europe Near East Centre”, “Identità Europea” e “Firenze Europa”. È elzevirista di «Il Giornale», «Avvenire», «Il Tempo», «La Nazione», «La Gazzetta del Mezzogiorno».
Argomenti: Biografie, Civiltà Europea, Storia,